da Tecnica della Scuola
Sezioni primavera: accordo raggiunto fra Stato e Regioni
di R.P.
Dopo il veto posto dalla Regione Lombardia qualche settimana la situazione si è capovolta: per l'anno prossimo la sperimentazione non solo proseguirà ma verrà anche ampliata. I fondi passano da 30 a 35milioni di euro, ma il servizio dovrà essere organizzato mediante intese fra Uffici scolastici regionali e Regioni.
Proseguirà anche nel 2008/2009 l’esperienza delle “sezioni primavera “ destinate ad offrire un servizio di qualità ai bambini di età compresa fra i 2 e i 3 anni.
Lo ha deciso nella giornata del 20 marzo la Conferenza unificata Stato-Regioni-Enti Locali; per parte sua il Ministero della Pubblica Istruzione ha portato a 19milioni di euro il finanziamento per la sperimentazione; altri 10 milioni arriveranno dal Ministero per la famiglia, per il Ministero del Welfare interverrà con una quota di 6 milioni: complessivamente saranno disponibili 35milioni di euro, 5 in più rispetto ai 30 dello scorso anno.
Sulla base di intese regionali, verranno rifinanziate innanzitutto le 1.311 sezioni già funzionanti e frequentate da 20.000 bambini. Le maggiori risorse disponibili (anche le Regioni e i Comuni potranno stanziare propri fondi) serviranno per ampliare il servizio che sembra aver raccolto l’interesse delle famiglie e degli Enti locali.
"E' una decisione importante - dichiara il vice ministro Mariangela Bastico - che consente di proseguire un'esperienza ad alto gradimento per i bambini e le famiglie, un servizio che ha dimostrato di avere una diffusione capillare per la sua qualità e i suoi costi sostenibili, in quanto utilizza risorse strutturali e di personale già presenti nel territorio".
“L’ accordo quadro raggiunti in Conferenza unificata - spiega ancora il Viceministro - avrà attuazione regione per regione; tutto si baserà su singole intese tra uffici scolastici regionali e regioni".
Un mese addietro l’accordo era stato messo in forse dal voto contrario della Regione Lombardia che aveva posto come condizione quella che venisse riconosciuto il potere organizzativo delle regioni stesse.
L’intesa sottoscritta il 20 marzo rappresenta, secondo l’Assessore all’Istruzione della Regione Lombardia Gianni Rossoni, "un successo ottenuto da Regione Lombardia nel puro interesse degli utenti".
“La Lombardia - prosegue Rossoni - non ha mai nutrito pregiudiziali verso il servizio scolastico per bambini da 0 a 3 anni. Da sempre lo consideriamo utile alle famiglie e abbiamo spinto l'attuale governo a riconoscere e attuare una competenza regionale prevista dal Titolo V della Costituzione: quella della programmazione e della gestione dei servizi scolastici per bambini da 0 a 3 anni".