ALLE elementari torna il tempo pieno classico. Quello buono

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da Resto del Carlino

ALLE elementari torna il tempo pieno classico. Quello ‘buono’

ALLE elementari torna il tempo pieno classico. Quello ‘buono’ fatto da 40 ore la settimana, di cui quattro in compresenza, due maestre contitolari e il tempo mensa. Addio tempo scuola spezzatino ottenuto con rocamboleschi escamotage che obbligavano i maestri a funambolici salti da un’aula all’altra per tagliare il traguardo delle 40 ore. Con assurdità tali da obbligare i remigini a vedersi ruotare fino a sette maestri. Una rentrée molto attesa e che, per di più, avviene in grande stile.

OLTRE a confermare le classi a tempo pieno storiche, le famose 918 difese anno dopo anno come dei panda, l’Ufficio scolastico provinciale (Usp) le aumenta del 20%, concedendone ben 189 in più. E così, a settembre, nelle elementari della nostra provincia partiranno ben 1.107 tempi pieni. Numeri da far strabuzzare gli occhi dopo sette anni di lacrime e sangue. Oltretutto, il via libera, firmato dal dirigente dell’Usp, Luciano Chiappetta, avviene a livello di organico di diritto e non di fatto. E cioè all’interno di quei posti che non solo potranno essere messi in palio in caso di assunzioni, ma al di sotto dei quali non si potrà più andare. Insomma i 1.107 tempi pieni sono saldi e sicuri.
Inevitabile il calo contestuale (-105) di richieste per il tempo a modulo (30 o 33 ore), spostate sulle 40 ore. Unico neo all’operazione, il prelievo di 90 posti da quelli destinati all’inglese per raggiungere il quantitativo giusto di maestri.

UNO spostamento che sarà recuperato a luglio con l’organico di fatto. A completare il quadro, si registra un triplo incremento di alunni (+1.139) alle elementari, alle medie (+457) e alle superiori (+671).
«Splendido, sono sbalordita — esordisce Patrizia Prati segretaria provinciale Cisl Scuola dopo l’incontro in via Castagnoli —. E’ un bel successo dopo anni di grande difficoltà. Con questo aumento, sparisce lo ‘spezzatino’».
«E’ una data storica», ammette fuor di retorica Sandra Soster, segretaria provinciale Flc-Cgil. «Con questa scelta radicale si avvia il risanamento strutturale dell’offerta formativa nella scuola primaria. L’anno scorso discutevamo su come smantellare il tempo pieno storico, ora invece... Per le elementari si tratta di una svolta radicale».
A monte della manovra, rileva Soster, «c’era la circolare del ministro che confermava la stabilizzazione dell’organico e il riconoscimento di un preciso modello pedagogico- didattico». Spazzando via in un sol colpo il patchwork di questi anni.
Federica Gieri