da Tecnica della Scuola
Il giallo dell’aumento della produttività: ma in cosa consiste?
di L.F.
La chiarezza è un prerequisito fondamentale per comprendere a fondo il significato delle proposte e degli accordi che intervengono tra rappresentanze sindacali e governo. Ma in cosa consiste precisamente questo aumento di produttività? Qual è il parametro che indicizza la produttività in un settore come quello della conoscenza?
Quali sono le proposte e gli accordi avvenuti tra il governo e alcuni sindacati nell’incontro dello scorso 22 novembre ? Da una parte il governo è disponibile a distrarre il 30% del FIS per sbloccare gli scatti d’anzianità per il solo 2011, ma dall’altra chiede un “miglioramento” o “aumento” della produttività da parte di tutto il personale scolastico. Ma in cosa consiste precisamente questo aumento di produttività? Qual è il parametro che indicizza la produttività in un settore come quello della conoscenza?
Queste sono domande che non trovano una risposta, in quanto non è chiaro di cosa si tratti in realtà, nemmeno per i sindacati che hanno sospeso, trovando l’accordo con il Governo, lo sciopero di oggi. Il timore che si tratti della solita fregatura per il personale scolastico è molto concreto. È opinione diffusa che il Governo abbia una strategia ben precisa e, con la collaborazione di alcuni sindacati che pubblicamente hanno dichiarato il pieno sostegno politico ad un Monti-bis, vogliano fare rientrare dalla finestra quello che non è riuscito a passare dalla via maestra della legge di stabilità, cioè l’aumento dell’orario settimanale di servizio a parità di salario.
Quindi c’è il legittimo sospetto che, con la scusa di saldare la una tantum degli scatti di anzianità già maturati nel 2011, si stia pensando di migliorare la produttività, con l’aumento delle ore di servizio settimanali a parità di stipendio, in modo da recuperare le necessarie risorse sottratte ai fondi d’istituto. Se così non fosse, non si comprende il motivo di tanto ritardo sull’emanazione dell’atto di indirizzo, che se riguardasse solo il recupero del 30% del FIS senza una contropartita tecnica, sarebbe già pronto ed emanato. Ancora una volta si sospetta il tentativo di raggiungere, fuori dal rinnovo del contratto collettivo nazionale, l’aumento dell’orario di servizio senza il corrispondente aumento stipendiale.
I temi della valorizzazione professionale del personale, dell’orario di servizio, del salario e della qualità del servizio, sono temi che devono fare parte delle piattaforme contrattuali e devono essere discusse per il rinnovo di un contratto che ormai è scaduto da tre anni. Su questi temi c’è necessità di un confronto chiaro e trasparente che sia inclusivo di tutte le parti sindacali. Non è accettabile che si percorrano corsie preferenziali, dove il governo scelga addirittura alcuni interlocutori e ne escluda altri, in nome di un inquietante e non chiaro aumento della produttività.
Attendiamo curiosi di leggere, sotto la lente d’ingrandimento questo complesso e articolato atto di indirizzo che dovrebbe avere come carota lo sblocco degli scatti d’anzianità per il solo 2011, ma potrebbe contenere anche il bastone dell’aumento dell’orario di servizio settimanale per il personale scolastico, a parità di salario.