da Tecnica della Scuola
La sicurezza delle scuole è una emergenza nazionale
di R.P.
Lo scrive il sostituto procuratore torinese Raffaelle Guariniello in una lettera indirizza al ministro Francesco Profumo, dopo l'ennesimo crollo di una controsoffittatura in una scuola della città. Ma in altre regioni la situazione è anche peggiore.
Questa volta il sostituto procuratore di Torino Raffaele Guariniello non si è limitato ad aprire una indagine ma ha deciso anche di scrivere direttamente al Ministro dell’Istruzione per segnalargli le difficoltà esistenti in tutta la provincia di Torino e già più volte messe in evidenza dall’amministrazione provinciale e da molti Comuni,a partire dal capoluogo.
La situazione della sicurezza nelle scuole "è ormai un'emergenza nazionale" scrive Guariniello che aggiunge: "è indispensabile che il governo si renda conto della situazione".
L'allarme arriva dopo i crolli di parti di controsoffittatura che si sono verificati in alcuni edifici scolastici di Torino e provincia.
Guariniello ha anche messo a punto un primo elenco degli interventi che sarebbero necessari nelle scuole della provincia; si parla di lavori per almeno 60 milioni di euro che la Provincia non sarebbe in grado di reperire tanto che il presidente Antonio Saitta ha già dichiarato che la situazione "potrebbe portare a soluzioni drastiche tra cui la chiusura di molte scuole in cui non si riesce a garantire la sicurezza".
Ma tutto sommato, in provincia di Torino le cose non vanno poi neppure troppo male, perché la maggior parte degli edifici possiede scale di sicurezza e impianti elettrici a norma.
In altre regioni i problemi sono ben più gravi, come risulta dalla stessa anagrafe degli edifici scolastici realizzata dal Miur.
In Calabria, per esempio, solo una scuola su 3 ha una scala esterna, mentre in Sicilia la metà delle scuole non è in regola con gli impianti elettrici. E sempre al sud spetta il triste primato delle scuole collocate in zone altamente sismiche.