10 ottobre: Premio “De Sanctis” per la Saggistica
(Roma, 08 ottobre 2012) Mercoledì 10 ottobre si svolgerà la 4° Edizione del Premio “De Sanctis” per la Saggistica. "Il Premio intestato al mio avo era nato quattro anni fa come una scommessa - dichiara Francesco De Sanctis, presidente della Fondazione – tesa a colmare una lacuna della nostra società letteraria. Oggi posso dire che la scommessa è vinta: i saggi che la giuria ha premiato, ieri e oggi, scrivono un nuovo capitolo in direzione di quella ricerca di verità e bellezza, tanto cara a Francesco De Sanctis."
“Nella saggistica - sostiene il Presidente della giuria Giorgio Ficara – si stanno rivelando i talenti più creativi e innovativi del nostro Paese. Il Premio De Sanctis si propone di individuarli e segnalarli anche ai lettori non specialisti. E a giudicare dal successo delle passate edizioni, ha perfettamente colpito nel segno. Il Premio De Sanctis per la Saggistica va a Carlo Ossola per l’Introduzione alla Divina Commedia, che ci racconta il Dante dei poeti (Pound, Beckett, Borges...), non quello dei critici. E' un saggio libero, sofisticato, curiosamente "semplice": il miglior accessus alla Commedia per il lettore del XXI secolo”.
Il Premio per il Saggio breve è stato assegnato a Elisabetta Rasy per Figure della malinconia, edito da Skira, dove l’autrice parlando d'arte e di artisti (da Cima da Conegliano a Hopper) passa con grande naturalezza e acutezza dal piano del riscontro critico a quello della meditazione filosofica.
Il Premio Frecciarossa per la saggistica di viaggio è andato a Ermanno Rea con 1960. Io reporter (Feltrinelli), un libro anomalo e affascinante sul doppio viaggio di un enfant du siècle deluso e peregrinante da Berlino all’Asia e dalla parola scritta all’immagine fotografica.
La giuria ha anche deciso di fare ogni anno una segnalazione speciale “Un libro introvabile”, che intende essere un suggerimento agli editori. Il libro prescelto è Credere e non credere di Nicola Chiaromonte (’71, Bompiani; ’93 Il Mulino) uno di maggiori saggisti italiani del Novecento, vicino per tematiche a Camus, Hannah Arendt e Isaiah Berlin: Credere e non credere è il solo libro di scritti morali e politico-letterari che Chiaromonte pubblicò in vita.
La giuria del Premio De Sanctis è composta da Giorgio Ficara (presidente), Alfonso Berardinelli, Alain Elkann, Nadia Fusini, Raffaele La Capria, Giacomo Marramao, Jacqueline Risset, Claudio Strinati.
Il Premio De Sanctis è organizzato e promosso dalla Fondazione De Sanctis e realizzato in collaborazione con Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell'Istruzione Universita' e Ricerca, Comune di Roma, Ferrovie dello Stato Italiane, Poste Italiane, Fondazione con il Sud e Fondazione RCS.