da Repubblica.it
Lezioni al via, ma non per tutti oltre 24 mila le cattedre vacanti
Tante sono le supplenze ancora da assegnare ai precari a causa del ritardo con cui il ministero ha comunicato agli uffici decentrati la ripartizione per le immissioni in ruolo e degli organici ridotti degli uffici stessi
di SALVO INTRAVAIA
Lezioni al via con migliaia di cattedre vacanti. In questo tormentato inizio d'anno scolastico, sono 24 mila le supplenze ancora da assegnare ai precari. L'avvio - che domani si completa col suono della prima campanella in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Puglia e Sardegna - è stato finora all'insegna delle cattedre vuote. Insomma: alunni in classe in attesa che i provveditorati agli studi - che hanno cambiato per l'ennesima volta denominazione e adesso si chiamano Ambiti territoriali - nominino gli insegnanti.
Secondo i dati forniti dello stesso ministero dell'Istruzione un paio di giorni fa, sono 24.161 i contratti ancora da assegnare (pari al 32 per cento del totale) e 51.365 quelli sottoscritti da altrettanti fortunati precari risparmiati dai tagli delle spending review. Tra le supplenze ancora da conferire spiccano le 10 mila cattedre di sostegno che, secondo i calcoli del ministero, dovrebbero affiancare almeno 20 mila alunni disabili. A causare lo slittamento delle nomine ai supplenti almeno due fattori: il ritardo con il quale il ministero ha comunicato agli uffici provinciali e regionali i contingenti per le immissioni in ruolo e gli organici degli stessi uffici ridotti ormai all'osso.
La ripartizione dei 21.112 posti 1 per le assunzioni a tempo indeterminato 2 a partire dal primo settembre è
arrivata a ridosso di ferragosto - il 10 agosto - e tutti gli uffici hanno iniziato le operazioni relative al personale - immissioni in ruolo da ripartire tra graduatorie dei precari e graduatorie dei vincitori degli ultimi concorsi (quelli del 1990, del 1999 e del 2000); utilizzazioni e assegnazioni provvisorie e, infine, assegnazione delle supplenze - dopo la pausa di metà agosto. Così tutto è slittato fatalmente a settembre, con la beffa per i neoassunti di avere la nomina giuridica dal primo settembre 2012 e quella economica dal primo settembre 2013.
In buona sostanza, per i ritardi accumulati dagli uffici periferici del ministero, i fortunati/sfortunati immessi in ruolo di quest'anno dopo il primo settembre perderanno un anno di stipendio. Infatti, la cattedra che avrebbero dovuto avere entro il 31 agosto sarà solo formalmente assegnata a loro ma coperta da un supplente per tutto l'anno. Ritardi degli uffici che sono anche da imputare all'esiguo numero di impiegati e funzionari rimasti in servizio dopo i pensionamenti degli ultimi 15 anni. E' almeno dal 1997 infatti che non si espletano concorsi per gli impiegati degli ex provveditorati agli studi.
E, ad anno scolastico ormai avviato, i quasi otto milioni di alunni che affollano le classi italiane sono in attesa - senza disperarsi più di tanto - di conoscere un gran numero di supplenti. Una situazione che, questa volta, è abbastanza diffusa in tutta Italia senza distinzioni tra nord e sud. A Firenze è ancora tutto in alto mare. Il calendario delle convocazioni, si legge nel sito del provveditorato, verrà pubblicato il 20 settembre e i primi supplenti verranno verosimilmente nominati a partire da lunedì 24: dopo due settimane di lezione. A Palermo, la nomina di 750 supplenti, 600 dei quali di sostegno, scatterà da martedì 18 e si protrarrà fino al 24 settembre: dieci giorni dopo l'inizio dell'anno scolastico.