Rutelli riapre la partita vacanze Accorciare quelle estive

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Rutelli riapre la partita vacanze Accorciare quelle estive

Messaggiodi edscuola » 21 febbraio 2008, 17:35

da Repubblica.it

Il ministro dei Beni Culturali rilancia l'idea di accorciare la pausa estiva
Ma è polemica. I sindacati contrari. I presidi possibilisti: "Ma decidano gli istituti"

Rutelli riapre la partita vacanze
"Accorciare quelle estive"
di SALVO INTRAVAIA

SI riaccende la polemica sulla modifica del calendario scolastico per il prossimo anno. "Oggi si discuterà con gli assessori regionali, dopo l'accordo Stato-Regioni, la proposta mia e del ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni per il cambio del calendario scolastico". Lo ha annunciato il ministro de Beni Culturali, Francesco Rutelli, parlando oggi all'inaugurazione della Borsa internazionale del Turismo. "A titolo sperimentale - ha spiegato il vice premier - il nuovo calendario prevede una settimana in meno di vacanze estive da recuperare durante l'anno a Pasqua e in concomitanza di altre festività sul calendario. Questo servirà a dar fiato al turismo durante i fine settimana e nel periodo di Pasqua".

Ma da viale Trastevere arriva una mezza smentita e i sindacati mettono in guardia da "decisioni pasticciate". "Il calendario scolastico - dichiara la viceministro della Pubblica istruzione, Mariangela Bastico - è bene ribadirlo, è un tema di esclusiva competenza delle Regioni ed è pertanto necessario condividere criteri comuni e tradurli in accordi, che peraltro non sono stati ancora raggiunti né tra i ministeri né con le Regioni. Proprio oggi ci sarà un'altra riunione sul tema con gli assessori regionali". Insomma, ancora nessun accordo tra ministeri e regioni sulla questione.

Per Massimo Di Menna, segretario generale della Uil scuola occorre fare "attenzione alle decisioni affrettate". "La scuola - chiarisce Di Menna - non passi in secondo piano. Occorre guardarsi da decisioni che possono presentare forti controindicazioni. È infatti tutto da verificare, in primo luogo, se questa è la risposta giusta per le strutture turistiche italiane che hanno problemi di scarsa produttività e di sottoutilizzo". Ma il sindacalista si spinge oltre. "Aggiustamenti dei periodi di sospensione delle lezioni - spiega Di Menna - non sono di per sé contestabili, ma devono avere come obiettivo prioritario l'apprendimento da parte dei ragazzi e la didattica in generale". La Uil Scuola sottolinea inoltre come "puntare a dare fiato al turismo nel periodo di Pasqua e nei 'ponti' può creare difficoltà alle famiglie che non si possono permettere settimane bianche e ferie extra". "Si evitino quindi soluzioni pasticciate - conclude il leader della Uil - e le Regioni, prima di fissare il nuovo calendario scolastico, procedano a una consultazione che tenga conto sia degli aspetti didattici che della ricaduta sulle famiglie".

Possibilisti, invece, i presidi a patto che "la competenza sul tema passi alle scuole". "Sono favorevole alla liberalizzazione dei calendari scolastici purché questa - afferma Giorgio Rembado, presidente dell'Associazione nazionale presidi - venga lasciata all'autonoma decisione degli istituti scolastici. Introdurre - continua Rembado - una certa flessibilità potrebbe anche agevolare lo svolgimento dei corsi di recupero, ma deve essere compatibile con la necessità di garantire, con ampi margini di sicurezza, almeno 200 giorni di lezione effettivi, la programmazione dell'attività dei docenti, l'organizzazione della didattica". Modifica che comunque deve "essere realizzata con il consenso e la collaborazione delle famiglie".

Ma è davvero possibile apportare modifiche sostanziali alla scansione del prossimo anno scolastico? La Bastico ricorda i "vincoli insuperabili". "Innanzitutto la data di inizio degli esami di Stato che non può andare oltre il 20 di giugno, in quanto anche ragioni climatiche e di organizzazione del lavoro non permettono di terminare a fine luglio". Limite temporale che fa il paio con la durata minima dell'anno scolastico che prevede almeno 200 giorni effettivi di scuola. E da quest'anno le cose vengono ulteriormente complicate anche dai recuperi estivi che si "dovranno effettuare preferibilmente entro il 31 agosto di ogni anno e comunque entro la prima settimana di settembre, ovviamente prima dell'inizio del nuovo anno scolastico", spiegano dal ministero. Se la proposta di Rutelli andasse in porto, tra ferie degli insegnanti e altri vincoli, nel 2008/2009 le aule potrebbero aprirsi i primi di settembre.
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