Rete Progetto Pace

Rassegna Stampa e News su Scuola, Università, Formazione, Reti e Nuove Tecnologie

Rete Progetto Pace

Messaggiodi edscuola » 14 febbraio 2008, 17:03

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO
DIREZIONE GENERALE
Riva de Biasio - S.Croce 1299 - 30135 VENEZIA

Prot. n. 1145/F32/C27c
Venezia, 11 gennaio 2008

- Ai Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche
statali e paritarie di ogni ordine e grado - Loro Sedi
(e per loro tramite ai Docenti ed agli Studenti)
e p.c. - Ai Dirigenti degli USP del Veneto
- Ai Dirigenti tecnici
Loro Sedi

Oggetto: Stage-Meeting 2008/Concorso Internazionale “I Giovani e l’Arte” - Rete Progetto Pace

Il Ministero della Pubblica Istruzione - U.S.R. per il Veneto - nell’ambito delle iniziative della Rete Progetto
Pace, una Rete Internazionale di Scuole, Enti ed Associazioni che collaborano per promuovere una Cultura di Pace,
della quale è capofila l’Istituto “Fabio Besta” di Treviso, in collaborazione con Regione del Veneto, Provincia di Venezia
e di Treviso, Comune di Venezia, O.N.G Internaz. A.M.U., Coord. Assoc. di Volontariato della provincia di Treviso,
Laboratorio Scuola Volontariato, Banca Popolare Etica, promuove l’ottava edizione dello:
Stage-Meeting internazionale: “Per i Giovani la Pace non è Utopia”
E’ prevista la partecipazione, come Testimonial, di Gino Strada fondatore di Emergency.
All’interno della manifestazione, che verrà celebrata venerdì 14 marzo 2008 presso il Palasport “Taliercio” di
Venezia-Mestre (3000 posti) dalle ore 9.30 alle ore 18.00, è inserito il Concorso Internazionale “I Giovani e l’Arte” che
avrà per tema:
“Pace: dialogo fra culture e religioni, cooperazione solidale, ecologia”
Possono partecipare allo Stage-Meeting gli studenti delle Scuole secondarie, in rappresentanza di Scuole o di
Associazioni.
Nel corso della manifestazione saranno presentati e premiati i progetti più significativi ed assegnata la Targa:
“La Scuola Educa alla Pace” a due scuole, una del nord ed una del centro-sud Italia.
Al Concorso “I Giovani e l’Arte” possono iscriversi gli studenti delle Scuole primarie (*) e secondarie in
rappresentanza di una o più Scuole o Associazioni secondo il Regolamento allegato, che si prega di leggere con la
massima attenzione.
Possono essere presentate opere (di qualsiasi tipo) o performance (coreografie, canzoni, poesie,
rappresentazioni teatrali, cortometraggi ecc.) ma deve essere garantita la presenza del gruppo proponente (salvo le
eccezioni previste dal regolamento).
Alle scuole delle altre regioni o nazioni che desiderano partecipare si consiglia di organizzare un
viaggio d’istruzione che comprenda la presenza allo Stage-Meeting.
Le Performance prime, seconde e terze classificate per entrambe le fasce previste (“medie-biennio”, “triennio”)
saranno premiate rispettivamente con 1000, 500, 250 euro e con targhe istituzionali.
Le Opere prima, seconda e terza classificate, senza distinzione di fasce, saranno premiate con 500, 300, 200
euro e con targhe istituzionali.
La scheda di iscrizione allegata dovrà pervenire entro il 4 marzo 2008.
(*) Le scuole primarie potranno partecipare inviando un massimo di 10 disegni alla scuola “E. De Amicis” di
Treviso (dovranno pervenire entro il 22 febbraio 2008 - vedi regolamento) che saranno valutati da un’apposita
commissione. Rappresentanti delle scuole primarie, classificate ai primi tre posti, verranno invitati allo Stage-Meeting alle
ore 12.00 per la premiazione a conclusione del programma del mattino.
Il Direttore Generale
Carmela Palumbo
INFO: www.lapacesifascuola.it; www.istruzioneveneto.it ; www.besta.it/reteprogettopace
Referente prof. Giuseppe Provenzale, 0422/320877 (0422/410164 Istituto Besta); progettopace@besta.it
Dirigente Scolastico prof. Carmelo Ruggeri
Direttore Generale del Veneto dr.ssa Carmela Palumbo
USR VENETO – Direzione Generale –; tel. 041 2723 123/4/5; fax 041 2723 112
e-mail: direzione-veneto@istruzione.it
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Documento propositivo

Messaggiodi edscuola » 14 febbraio 2008, 17:06

Documento propositivo, da diffondere a livello nazionale ed internazionale, per sollecitare comportamenti in linea con le attuali e future esigenze ambientali

“…Siamo convinti che nessun futuro è possibile se si continua a prescindere dall’etica ambientale, e noi giovani abbiamo tutto il diritto di sognare e credere possibile un futuro di pace…”

Il documento è stato prodotto durante il Convegno Internazionale sul Riscaldamento del Pianeta in Veneto ed in Puglia
Il clima è un fenomeno dinamico, risultato del flusso di radiazione proveniente dal Sole e dagli scambi di energia tra litosfera, idrosfera, atmosfera e biosfera. Nel corso delle ere geologiche e dei tempi storici si è modificato in modo apprezzabile come dimostrano i dati paleoclimatici e le registrazioni strumentali.

Sebbene il “Sistema Terra”, continui a presentarsi ai nostri occhi come un complesso tessuto di fitte relazioni che non possiamo dire di comprendere appieno, la nostra conoscenza dei suoi meccanismi fondamentali ci permette di affermare che alcuni equilibri sono estremamente delicati. In altre parole, alterare un parametro atmosferico od oceanico in un punto del globo potrebbe implicare severi cambiamenti climatici in regioni lontanissime.
Inoltre, risulta ormai evidente che le attività antropiche stanno provocando un aumento dei gas serra e che la temperatura superficiale della Terra è in crescita. Non tutti gli esperti concordano nel fatto che tra i due fenomeni vi sia un rapporto di causa-effetto, anche se una maggioranza autorevole lo ritiene molto probabile.
Anche se il margine di incertezza è stato ridotto nei decenni passati e potrà esserlo ulteriormente negli anni futuri, forse la scienza non potrà mai fornire la certezza del nesso causale tra attività antropiche e riscaldamento globale. Considerata l’elevata probabilità che l’uomo stia cambiando il clima, è il caso che l’umanità adotti un modello di sviluppo diverso da quello attuale?
Questa domanda implica complesse considerazioni di carattere diplomatico, economico e sociale.
La strada intrapresa dalla scienza per comprendere il funzionamento del sistema clima è quella di utilizzare modelli matematici al calcolatore.
In particolare, ciò consente di vedere come, entro certe barre di incertezza, questi modelli siano in grado di attribuire l’andamento del clima nell’ultimo secolo a determinate cause più che ad altre. Diventa necessario allora discutere sugli scenari climatici che questi modelli forniscono per il futuro e sulle problematiche esistenti intorno a queste “previsioni”.
Quali gli impatti sul territorio e sugli ecosistemi dei cambiamenti climatici futuri? Quali le questioni di equità a livello internazionale? Quali le possibili strategie di azione?
La questione ambientale interpella in modo sempre più coinvolgente il nostro pensare, il nostro agire, gli stili di vita dei popoli occidentali e non. Spesso i Paesi del Sud del mondo restano poveri perché costretti a sfruttare il loro ambiente e le risorse naturali pur sapendo di compromettere permanentemente le basi della loro vita, creando problemi che accrescono ulteriormente la miseria sociale ed economica.
A partire dal Protocollo di Kyoto si possono evidenziare alcuni principi etici come il Principio di precauzione, il Principio della cura, il Principio della solidarietà, il Principio della corresponsabilità comune ma differenziata, il Principio della partecipazione al bene comune.

La Terra è malata?

Sensibilizzazione – Perché?
LA PRESA DI COSCIENZA DEL MUTAMENTO

Il perché del riscaldamento del pianeta
Il perché del convegno

• Sappiamo che nel corso dei millenni il clima è sempre cambiato.
• Oggi però abbiamo evidenze concrete che negli ultimi decenni è in atto un aumento significativo della temperatura della Terra a causa delle azioni umane.
• Ci rendiamo conto che gli equilibri naturali sono estremamente delicati e quindi è molto importante saper cogliere la correlazione armoniosa esistente tra tutti gli elementi che compongono la natura.
• Comprendiamo che gli squilibri nella fruizione delle risorse naturali possono anche diventare fonti di gravi conflitti.
• Il convegno vuole essere allora un punto di partenza per prendere coscienza di quanto sta accadendo ed avviare una forte opera di sensibilizzazione per promuovere l’impegno, soprattutto dei giovani, ma anche degli adulti, nel mettere in pratica, quotidianamente, tutti quei comportamenti volti a recuperare il più possibile gli equilibri che sono stati alterati, tenendo conto che spesso, in questo ambito, sono i giovani educatori degli adulti.

Riflessione generale – Cambiamo?
RESPONSABILITA’ E PROPOSTE

Le riflessioni che emergono dal convegno
• Sarebbe importante dedicare del tempo alla riscoperta del rapporto tra persona e natura, sia per l’effetto rigenerativo sulla salute psicofisica delle persone, che per rimettere a fuoco la rete armoniosa di relazioni tra gli elementi naturali e riacquistare tutte le sensazioni che, per l’eccessiva industrializzazione, abbiamo perduto: il fiume che scorre dolcemente, il fruscio delle foglie al vento, il profumo della natura…
• Bisognerebbe pensare il mondo come un organismo vivente di cui facciamo parte senza credere di essere né padroni, né inquilini e neppure passeggeri, solo così potremo assicurare un futuro alle prossime generazioni.
• Per recuperare uno stile di vita più vicino alla natura bisognerebbe rivalutare le attività agricole e favorire lo sviluppo dell’agriturismo, privilegiare i prodotti naturali, sollecitare le autorità competenti a destinare risorse per aumentare gli spazi verdi nelle città e riscoprire tradizioni sane come, ad esempio, quella di piantare un albero per ogni bambino che nasce.
• Si potrebbe cominciare a dotare gli edifici pubblici, ed in particolare le scuole, di impianti pilota per la produzione di energia (solare termico, minieolico, fotovoltaico…).
• Sarebbe auspicabile, per la produzione di testi scolastici, quaderni, fotocopie, stampe ecc., cominciare ad usare regolarmente una significativa percentuale di carta riciclata.
• Diventa essenziale anche favorire il diffondersi di una cultura scientifica, soprattutto attraverso la didattica scolastica, che permetta a tutti la comprensione del dibattito sui problemi ecologici, utilizzando anche strumenti promozionali mediatici come, ad esempio, la “pubblicità progresso”.
• Infine si potrebbero suggerire percorsi formativi interdisciplinari che permettano di cogliere meglio la complessità dei problemi ecologici e l’unità dei saperi.

Attuazione – Come?
CONTROLLIAMO NOI IL RISCALDAMENTO DEL PIANETA

I propositi per un futuro sostenibile
• Noi giovani, alla luce di una impari distribuzione delle risorse nel mondo, ci impegniamo a rivedere il nostro approccio ai beni materiali, servendocene secondo le effettive necessità ed evitando sprechi.
• Ci impegniamo inoltre a limitare i nostri consumi per produrre meno rifiuti, a riutilizzare ciò che è riutilizzabile, a preferire nei nostri acquisti prodotti il cui smaltimento, dopo il periodo di utilizzo, preveda minimi impatti ambientali, a sostenere tutte le imprese che promuovono tecniche di produzione più ecosostenibili.
• Rifiutiamo di accettare come legale nei confronti dell’uomo e dell’ambiente ogni logica economica che, avendo alla base l’interesse di poche persone, o mirando a creare l’esigenza di nuovi bisogni nella comunità umana, pretenda di continuare ad abusare delle risorse ambientali.
• Vogliamo salvaguardare la natura non solo per gli aspetti del paesaggio superficiale ma anche per quelli sotterranei come le grotte e le falde acquifere.
• Vogliamo contribuire al risparmio dell’energia anche nell’ambiente scolastico, ad esempio proponendo di ridurre la temperatura di un grado oppure di attivare il riscaldamento secondo un calendario più flessibile, dipendente dall’effettiva temperatura esterna, non utilizzando l’energia quando non è necessaria, spegnendo luce, elettrodomestici, computer ecc., ed evitando la permanenza delle apparecchiature in stand by.
• Vogliamo promuovere il turismo responsabile e sostenibile ed i viaggi di istruzione a sfondo ambientale ed umanitario.
• Vogliamo praticare e sensibilizzare alla raccolta differenziata facendo attenzione alle piccole scelte concrete (ad esempio preferendo l’uso di materiali biodegradabili o riciclabili).
• Vogliamo influire sulle scelte politiche che hanno ricaduta ambientale, anche candidandoci a vario livello, informandoci seriamente sulle tematiche ecologiche e sulle fonti da cui provengono i dati e trasmetterli correttamente con documenti, assemblee di classe ed eventualmente con manifestazioni locali e nazionali.
• Vogliamo praticare attività sportive compatibili con la natura, facendo attenzione all’impatto ambientale che certi impianti possono avere.
• Ci impegniamo tutti a migliorare, attuare e diffondere il più possibile questo documento.

Info: URL: www.besta.it/reteprogettopace/ MAIL: progettopace@besta.it
Sul sito sono pubblicati gli atti del convegno
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