da La Stampa
11/10/2007
Scuola, domani studenti in piazza
ROMA
Inizia domani l’autunno caldo della scuola italiana: studenti di tutta la Penisola scenderanno in piazza in più di 130 cortei per «chiedere al governo di mantenere le promesse fatte al movimento degli studenti medi e universitari. Non saremo in piazza con vaghe parole d’ordine, ma con richieste ben precise, per rendere scuola e università priorità praticate e non solo enunciate», spiegano in una nota le associazioni studentesche che hanno promosso le manifestazioni: Rete degli Studenti, Unione degli Studenti, Studenti di Sinistra, Student*SX, Unione degli Universitari.
Gli studenti vogliono «più risorse in finanziaria per scuola e università, per la didattica e l’edilizia; una legge nazionale sul diritto allo studio e la copertura delle borse di studio; il superamento della legge 264/99 sul numero chiuso all’università garantendo l’accesso e la legalità; democrazia e diritti per gli studenti nei luoghi della formazione, ma anche per chi affronta stage formativi presso le aziende». «Chiediamo - proseguono le associazioni studentesche - una risposta chiara da parte del Ministro Fioroni sul decreto riguardante l’assolvimento dei debiti formativi: prendiamo le distanze da posizioni espresse in diversi luoghi della rete, a partire dal sito scuolazoo.com, con slogan totalmente al di fuori della nostra piattaforma; richiamiamo invece il ministro a intervenire su un provvedimento imposto agli studenti senza la loro condivisione.
Vogliamo che i corsi di recupero vengano fatti a scuola senza interferenze di privati, con tempi del recupero sostenibili: debiti e crediti non possono essere un calcolo algebrico!». «Chiediamo invece ai ministri Fioroni e Mussi di investire sulla democrazia e la partecipazione: vogliamo una riforma dello Statuto dei diritti degli studenti medi e la promulgazione dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse Universitarie». «Non portiamo in piazza fannulloni, ma studenti che chiedono qualità e uguaglianza delle opportunità. Esprimiamo rivendicazioni concrete e sostenibili, forti solamente delle nostre idee e dei nostri sogni.
Non presteremo il fianco - avvertono - alle strumentalizzazioni: le associazioni promotrici unite in un unico fronte hanno compiuto un lungo percorso di elaborazione politica teso ad un reale cambiamento delle nostre scuole e non soltanto alla sterile propaganda». Cortei studenteschi e sit-in saranno ad Aosta, Torino, Milano, Bergamo, Bolzano, Verona, Padova, Treviso, Vicenza, Rovigo, Parma, Reggio Emilia, Forlì, Faenza, Genova, Trieste, Siena, Massa, Macerata, Fermo, Roma, Latina, Campobasso, L’Aquila, Perugia, Napoli, Salerno, Potenza, Matera, Foggia, Barletta, Bari, Brindisi, Lecce, Cosenza, Reggio Calabria, Tropea, Palermo, Caltanissetta, Siracusa, Catania, Trapani, Enna, Sassari e in molte altre città.