da tuttoscuola.com
Un comunicato del sindacato esprime forti riserve sulla nota ministeriale riguardante i TFA
Di Menna (Uil scuola): sui TFA servono chiarimenti
A giudizio del segretario della Uil Scuola, Massimo di Menna, la nota del Ministero sui Tfa, di cui Tuttoscuola ha dato notizia in precedenti servizi, ''non chiarisce e non tranquillizza'', e ciò rende "urgente un incontro sindacati-ministero''.
''La 'nota a margine sui Tfa' pubblicata sul sito del ministero dell'istruzione - sottolinea Di Menna - contiene due elementi di certezza: conferma date e procedure per le prove di accesso ai Tfa e conferma le graduatorie ad esaurimento. Il resto del documento aggiunge confusione a preoccupazione''.
In particolare, spiega il segretario della Uil Scuola, ''per la procedura riservata di abilitazione il Miur balbetta. Non si dice nulla nè sulla tipologia dei corsi, nè quando saranno avviati. Si delinea una platea 'ristretta' di coloro che hanno 540 giorni di servizio adducendo argomentazioni giuridico-europee che afferiscono alla reiterazione dei contratti e nulla hanno a che vedere con il riconoscimento dell'esperienza professionale ai fini del conseguimento di abilitazioni. Ed ancora - prosegue Di Menna - per i posti disponibili dove le graduatorie sono esaurite il ministero comunica di aver attivato le procedure per un concorso. Enunciazione generica che non dice per quanti posti, per quali materie e per quali province''.
E infine "nella nota ministeriale si rinvia ad un nuovo sistema per i prossimi concorsi. Sistema che andrà verificato. Su questo è positivo che si cerchi di recuperare il colpevole ritardo degli anni precedenti. Ma Il documento pubblicato - conclude Di Menna - rischia di aumentare la confusione e le proteste. E' ora urgente un incontro sindacati-ministero per discutere i diversi aspetti e per definire procedure chiare e concrete''.
E' un fatto, comunque, che la nota del Miur definisce il quadro di riferimento all'interno del quale si muoveranno nei prossimi giorni e settimane sia l'amministrazione sia i sindacati.