da tuttoscuola.com
Prove Invalsi al via: sindacati divisi
Cominciano oggi, con la prova di italiano per la seconda e quinta primaria, i test Invalsi, che proseguiranno il 10 maggio con la prova di Italiano e di Matematica e il Questionario studente per la classe prima della scuola secondaria di primo grado, e l’11 maggio con la prova di Matematica per la seconda e quinta primaria e il Questionario studente per la quinta primaria.
Il 16 maggio, infine, è prevista la prova di Italiano e di Matematica e il Questionario studente per la classe seconda della scuola secondaria di secondo grado.
I sindacati esprimono giudizi contrastanti non tanto sull’utilità delle prove, che è riconosciuta da tutti (salvo i Cobas, totalmente contrari, tanto da aver proclamato lo sciopero nei giorni 9, 11 e 16) quanto sulla gestione dell’operazione da parte dell’Invalsi, di alcune Direzioni regionali e di quei dirigenti scolastici che senza aver neppure coinvolto i collegi dei docenti ora vogliono “imporre loro di provvedere alla somministrazione delle prove ed agli altri adempimenti correlati”, oppure non tengono in alcun conto i pareri contrari espressi dai collegi, come scrive la Flc-Cgil in una lettera inviata al ministro Profumo per chiedergli di “intervenire sulle prove Invalsi al fine di evitare una situazione di crescente tensione e contenziosi legali infiniti”.
La Gilda degli insegnanti distingue invece tra la somministrazione delle prove, ormai obbligatoria per legge, e gli adempimenti correlati (come la tabulazione dei risultati), considerati non obbligatori in quanto non previsti dal contratto e relativi ad attività valutative esterne, e quindi non di pertinenza diretta dei docenti.
Apertamente favorevoli alle prove e contrari ad ogni forma di boicottaggio sono invece gli altri sindacati, che come la Cisl scuola ritengono “sbagliate e controproducenti le azioni promosse contro le prove Invalsi” che mirano a “promuovere e diffondere una cultura della valutazione di sistema che è necessaria alla nostra scuola pubblica quanto lo è un adeguato finanziamento”.
Lo Snals, fin dall’inizio schierato a favore delle prove, sollecita il riconoscimento di un apposito compenso per la prestazione aggiuntiva, da riconoscere tramite contrattazione integrativa di istituto, mentre la Uil scuola insiste sulla necessità di un maggiore dialogo e coinvolgimento dei docenti nella predisposizione e gestione delle attività di valutazione di sistema, considerate di fondamentale importanza per migliorare la qualità e l’equità del sistema educativo.