da LASTAMPA.it
Nasce il Coordinamento nazionale delle Scuole in Carcere
Sono state sottolineate le estreme difficoltà in cui operano detenuti ed insegnati
roma
È nato a Roma il Coordinamento nazionale delle Scuole in Carcere. Centocinquanta docenti e dirigenti scolastici delle scuole in carcere di tutta Italia giunti nella Capitale per un convegno organizzato dal Cesp-Centro studi Scuola Pubblica, hanno deciso di creare la nuova piattaforma per trovare una soluzione ai nodi che caratterizzano questo delicato settore dell’istruzione.
Insegnanti e dirigenti riuniti a Roma hanno deciso di richiedere «con forza e determinazione» la separazione di tutta l’istruzione nelle carceri dalla riforma complessiva degli adulti “liberi”. Inoltre di creare una rivista del Coordinamento «che dia spazio e voce alle problematiche esistenti nelle scuole carcerarie», e si sono dati appuntamento nuovamente per il 26 maggio.
All’incontro - dal titolo “La scuola in carcere. I nuovi Cpia e le trasformazioni in atto. Il ruolo dell’istruzione pubblica nell’istituzione carceraria” - i rappresentanti di tutti gli ordini e gradi dell’istruzione in carcere hanno sottolineato l’estrema e spesso tragica difficoltà in cui versano i detenuti, ma anche quella altrettanto difficile di chi opera in realtà nelle quali gli insegnanti sono spesso solo “tollerati”.
Durante i lavori sono stati presentati progetti didattici, contributi e opere artistiche e laboratoriali create con gli studenti delle varie sezioni scolastiche carcerarie. È intervenuto anche il regista teatrale Fabio Cavalli, che lavora da dieci anni a Rebibbia e ha realizzato con i suoi allievi e insieme a Paolo e Vittorio Taviani il film “Cesare deve morire”.