da LASTAMPA.it
Maturità: basta buste I temi arrivano sul pc
Una circolare del ministro Profumo
MARIA TERESA MARTINENGO
roma
Ora che il ministro Profumo l'ha ufficialmente mandato in pensione con la circolare intitolata «Plico telematico» del 20 marzo, il rito dell'apertura delle buste con le tracce dell'esame di Maturità appare come una pratica giurassica, da paese retrogrado.
Buste partite da Roma, consegnate nei capoluoghi di regione, smistate nelle province, parcheggiate presso le forze dell'ordine, consegnate alle scuole il giorno della prima prova come un ladro al carcere. Fine.
Il Miur volta pagina, attuando un regolamento degli esami di Stato che già nel '98 prevedeva «la trasmissione dei testi in via telematica». Nella circolare, letta ieri mattina dai presidi, è scritto: «Si ritiene che, allo stato, ricorrano le condizioni ambientali, culturali, professionali e strumentali per garantire i requisiti fissati dal regolamento».
Il 20 e 21 giugno, date in cui sono fissate le prove scritte, le tracce usciranno dalla stampante di un computer. E saranno a prova di hacker, inviate ad ogni istituto criptate. I testi rimarranno segreti fino all'ora in cui inizierà la prova. Il varo del progetto «plico telematico», sarà preceduto da «un'estesa e significativa sperimentazione» in maggio.