Anche i professori hanno un giorno di festa

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Anche i professori hanno un giorno di festa

Messaggiodi edscuola » 1 ottobre 2011, 7:25

da Corriere della Sera

Anche i professori hanno un giorno di festa
Privacy Ai presidi non piace mettere online carriera e stipendio

Anche il prof ha la sua giornata particolare. No, non quella iniziata male. Parliamo di una giornata mondiale dedicata proprio a lui, l' insegnante. Mercoledì 5 ottobre si celebra la scuola, o meglio, il lavoro di maestri e professori, perché sono loro a fare di una scuola una buona o cattiva scuola. Bisogna mobilitarsi, trovare idee. «La professione docente gode del rispetto pubblico che merita», si legge nelle raccomandazioni (art. 5) che l' Unesco dettò in favore degli insegnanti. Era il 1966 ed era la prima volta che succedeva. I docenti di tutto il mondo fecero un bel passo avanti. Sono passate riforme e controriforme. La stima è calata, la dignità pure. Per questo il tema del convegno nazionale (promosso a Roma da Gilda) è dedicato a «Libertà e dignità dell' insegnamento. Proposte per la valorizzazione della professione docente». Educazione al patrimonio La scuola media (continuiamo a snobbare per nostalgia «scuola superiore di I grado») di via Maffucci 60, la Maffucci-Pavoni, è alla periferia nord ovest di Milano. E tra i tanti progetti c' è pure una nuova educazione: «a riconoscere le tracce materiali e immateriali, che testimoniano il modo di vivere di una popolazione, a livello locale nella zona e nella città». Così, scrivono sul sito della scuola, «si costruisce la memoria collettiva, e si rispetta quelli di altre culture, in una visione di cittadinanza attiva». Bell' idea l' educazione al patrimonio culturale di una città. I presidi non amano i curricula Sono solo 144 su 8 mila i curricula vitae pubblicati online dai presidi. Il dato viene dal ministero (nota n. 7501 del 21 settembre) costretto così a sollecitare «l' obbligo di rendere noto carriera e stipendi». E a Milano? Solo la preside del liceo classico Tito Livio, Annamaria Fanzini, ha messo nero su bianco curriculum (ricco) e retribuzione annuale (49.229,99 lordo). Dal «quizzone» del concorso Ai 40 mila aspiranti presidi, potrebbe capitare la domanda 72 (delle 5 mila rese note). «Secondo le ricerche empiriche disponibili, che rapporto esiste in Italia tra livello di istruzione raggiunto e possibilità di mobilità sociale?» Risposta «L' istruzione gioca un ruolo significativo nel modellare i destini lavorativi e sociali dei singoli». Neppure un' incertezza.

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