da La Gazzetta del Mezzogiorno
Lunedì 14 gennaio 2008
Contestata la graduatoria. In vista decine di ricorsi da tutto il Salento
Nomine irregolari? I presidi vanno alla «guerra»
Non sarebbero in regola 89 candidati sui 377 ritenuti idonei
Titoli insufficienti esami non superati
Prima esclusi poi riammessi e nominati in ruolo.
Sara il Tar a decidere la bontà delle graduatorie varate negli uffici dell’ex Provveditorato agli studi di Lecce
Gli esclusi contestano la recente graduatoria e le nomine. Parte un ricorso al Tar
Non in regola 89 candidati su 377? Scoppia la «guerra dei presidi»
Prima vengono bocciati o esclusi per mancanza di titoli sufficienti. Poi vengono riammessi dal Tar (con riserva, in attesa del merito), concludono le prove del concorso, lo superano e si piazzano in posizione tale da ottenere subito un posto da preside in una scuola del Salento. E quelli che sono rimasti a bocca asciutta per «colpa» della «assurda» - a loro dire - decisione dell’amministrazione scolastica di effettuare le nomine «in presenza di palesi irregolarità»?
Naturalmente non ci stanno e vanno al contrattacco presentando ricorso al Tar.
Scoppia così il «caso presidi » che mette in discussione la graduatoria dei 377 candidati ritenuti idonei ed in gran parte (circa i due terzi) nominati dirigenti scolastici.
Le situazioni ritenute irregolari dai ricorrenti sarebbero ben 89. Un numero tale da sconvolgere la stessa graduatorie e consentire la nomina praticamente di tutti gli esclusi.
Ecco perchè si prevede grande battaglia.
Il concorso prevedeva: come requisito di partecipazione, 7 anni si servizio di insegnamento di ruolo, con titolo di laurea quadriennale o quinquennale; una preselezione
per titoli che premiava il personale fornito di un maggior numero di titoli culturali o che avesse maturato maggiori esperienze di servizio, come vicario o collaboratore del dirigente, membro del consiglio di istituto o della giunta esecutiva; due prove scritte; un colloquio orale in due momenti; la frequenza, con esito positivo, di un corso di formazione.
Ciascuna fase aveva un carattere selettivo, prevedendo il bando l’eliminazione dei candidati che non l’avessero superata. «Ebbene - lamentano i ricorrenti - tutto questo non è accaduto perchè diversi candidati, una volta eliminati dal prosieguo delle fasi concorsuali, hanno presentato ricorso alla Giustizia amministrativa che ha consentito loro di continuare il procedimento, senza però pronunciarsi sul merito della questione, che rimane sospesa.
Tuttavia, l’Amministrazione ha concesso loro già il contratto da dirigente pur non essendo in regola con quanto prevedeva il bando del concorso».
E, come dicevamo, le posizioni irregolari sarebbero 89 su 377. «In 7 casi - si legge nel ricorso - si tratta di bocciati in una delle prove concorsuali, scritta o orale, con valutazione negativa confermata da un riesame del giudizio effettuato dalla commissione esaminatrice su richiesta dell’Autorità giudiziaria. Ebbene, quattro di costoro fungono da dirigenti dal 1 settembre 2007 mentre altri tre sono collocati in posizione utile ad essere assunti nei prossimi mesi». La maggior parte delle contestazioni riguarda comunque candidati esclusi per insufficienza di titoli e poi riammessi dopo ricorso.
Una situazione, dicevamo, che ha scatenato la rivolta di quanti «sono idonei e tuttavia rimangono in attesa, forse vana, di una nomina da dirigente scolastico, pur avendo regolarmente effettuato e superato tutti i passaggi concorsuali». Ma non intendono darsi per vinti.