Allarme igiene, 100mila studenti a casa

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Allarme igiene, 100mila studenti a casa

Messaggiodi edscuola » 15 gennaio 2008, 7:26

da Corriere

Allarme igiene, 100mila studenti a casa

Palazzo Chigi: De Gennaro, poteri chiari e definiti. Protesta dei molisani
Emergenza in oltre dieci Comuni della provincia di Napoli, dove le scuole ieri sono rimaste chiuse L'intervento dell'esercito per la rimozione dei rifiuti ha avuto effetti limitati. Cinquemila a Benevento contro la discarica del Sannio
NAPOLI — Nella provincia assalita dalla spazzatura le scuole restano chiuse. E se da qualche parte si prova ad aprirle, sono le mamme a scegliere di tenere i figli a casa. L'emergenza igienica è diventata ormai anche emergenza scolastica in paesi come San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata, Cercola, Quarto. Sono almeno una decina i centri dove — per provvedimenti dei sindaci o scelta dei genitori — le aule ieri sono rimaste vuote. L'intervento dei militari voluto otto giorni fa dal premier Prodi per far rimuovere la spazzatura e consentire la regolare ripresa delle lezioni dopo le vacanze natalizie ha avuto effetti limitati, e ora l'assessore regionale all'Istruzione Corrado Gabriele — che ieri si è incontrato con il direttore scolastico Alberto Bottino — sta pensando a una modifica del calendario scolastico per evitare che gli effetti dell'emergenza rifiuti finiscano per costare caro agli studenti. La stima approssimativa parla di centomila tra ragazzi e bambini costretti a rimanere a casa, e le prospettive per oggi sembrano anche peggiori.
Se la provincia è al collasso, la situazione resta difficile a Napoli (ieri stimate quasi settemila tonnellate di rifiuti nelle strade, e l'Asia, l'azienda di igiene urbana, ammette, attraverso il presidente Losa, di incontrare «grossissime difficoltà nello smaltimento») e tesa a Pianura, dove i manifestanti hanno accolto con delusione le dichiarazioni del sindaco Iervolino, che dopo il no alla riapertura della discarica dei giorni scorsi, ora sembra più possibilista ma pone comunque condizioni: «Se proprio bisognerà riaprire, che almeno prima vengano stabiliti i tempi e la quantità di rifiuti da sversare, e che si facciano tutte le indagini necessarie per proteggere la salute di chi vive nel quartiere. Inoltre bisognerebbe formare un comitato di controllo di cittadini per monitorare la situazione ».
Si era diffusa la voce che la decisione su Pianura potesse arrivare dopo l'incontro che il commissario De Gennaro ha avuto nel pomeriggio a Roma con Prodi e con il capo della Protezione civile Guido Bertolaso.
Ma al termine della riunione non sono state rilasciate dichiarazioni. Solo fonti di Palazzo Chigi hanno ribadito che i poteri del commissario sono «chiari e definiti» e che «non ci sono problemi». Sul fronte delle proteste da registrare la presa di posizione di Cgil, Cisl e Uil che parlano di «incapacità locale e nazionale di governare il ciclo dei rifiuti », e chiedono al governo di adottare «le misure adatte a contrastare gli effetti negativi sull'economia e sulla stessa coesione sociale». E mentre da Napoli è salpata, con destinazione segreta, un'altra nave carica di rifiuti, a Benevento ieri mattina manifestazione con cinquemila molisani con trattori che non vogliono la discarica nel Sannio ai confini con la loro regione.
Fulvio Bufi
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