da Repubblica
Esami di settembre, presidi in rivolta "Tempi stretti, non ce la faremo"
TERESA MONESTIROLI
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Milano
Arrivano le pagelle, e con loro il regolamento varato da ogni singola scuola per il recupero dei debiti formativi, da quest´anno obbligatorio per passare alla classe successiva: lezioni extra sia nel secondo quadrimestre che a fine anno ed esami di riparazione nei primi giorni di settembre. Ogni istituto è libero di organizzarsi come meglio crede, ma per tutti sarà una corsa contro il tempo perché, a dirla con i presidi, fissare l´inizio dell´anno scolastico l´8 settembre «è una vera follia. In una settimana non riusciremo mai a fare le verifiche, gli scrutini e i nuovi organici di fatto».
A stabilire la data di ripresa delle lezioni dopo la pausa estiva è la Regione la quale ha stabilito che gli studenti lombardi dovranno tornare in classe lunedì 8. Troppo presto per i presidi che da settimane stanno cercando di organizzare corsi di recupero facendo quadrare gli orari dei professori con quelli degli studenti, i costi, le disponibilità dei docenti e appunto i tempi. «Avevamo esplicitamente chiesto di rinviare l´avvio dell´anno scolastico a dopo il 15 settembre, come si faceva quando c´erano gli esami di riparazione - spiega Clara Magistrelli, preside del professionale Caterina da Siena - . Con queste date invece sarà difficile terminare in tempo». «Non si capisce perché iniziare l´8 per poi lasciare ben 16 giorni liberi a discrezione delle scuole da distribuire durante l´anno» aggiunge Bruna Sinnone, dirigente dell´istituto tecnico Besta. Ma l´assessore all´Istruzione della Regione, Gianni Rossoni, si difende: «Il calendario è stato definito d´intesa con la direzione scolastica regionale. Il problema non ci è stato posto, altrimenti saremo andati incontro ai dirigenti. E comunque, la direttiva del ministro dice chiaramente che le operazioni vanno concluse entro il 31 agosto».
Vero, ma nella circolare c´è scritto anche «salvo particolari esigenze organizzative e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni». Da qui la decisione della maggior parte dei collegi docenti di fissare le prove a partire dal 1° settembre. Ad agosto avrebbe suscitato le lamentele delle famiglie, dicono i presidi. «Abbiamo pensato anche a luglio, ma rischiamo una valanga di ricorsi» spiega Innocente Pessina a capo del liceo Berchet. Quindi non resta che l´ultima settimana di agosto o la prima di settembre. Ma dal provveditore, Antonio Zenga, arriva (forse) una via d´uscita: «Il calendario regionale quest´anno è meno restrittivo del solito. Ritengo che ci sia margine perché le scuole, in autonomia, decidano di partire qualche giorno dopo».
Prima ancora delle verifiche, però, le scuole devono garantire i corsi di recupero. Cosa non facile da organizzare, soprattutto a giugno quando molti docenti saranno impegnati nella maturità. Ognuno può scegliere la formula. Al Caterina da Siena la penultima settimana di febbraio le lezioni saranno sospese per tutti perché con 40 ore settimanali fare lezione al pomeriggio è impensabile: l´orario verrà totalmente rivoluzionato con lezioni interclasse. Al Besta invece si parte lunedì con quindici giorni di ripasso in tutte le classi, chi ne avrà bisogno farà anche ulteriori ripetizioni pomeridiane (a scuola). Al Berchet e al Severi le lezioni di recupero saranno al pomeriggio, ma solo nelle materie più ostiche come matematica e latino. «Per storia e geografia - dice Pessina - abbiamo organizzato corsi di metodologia allo studio». Ma se le scuole sono obbligate ad assistere i ragazzi insufficienti per almeno 15 ore a materia, le famiglie possono optare per le ripetizioni private a pagamento, previa comunicazione.