da repubblica.it
Scuola: Gilda, Dal 1 settembre 2008, 11mila posti in meno
La scure del Governo continua ad abbattersi sulla scuola, cancellando migliaia di posti di lavoro.
Risultato: si svuotano le cattedre e si condanna l’istruzione italiana a scendere a un livello sempre più basso. A lanciare l’allarme è la Gilda degli Insegnanti che denuncia il taglio di 11mila posti nell’organico già a partire dal prossimo primo settembre. “Una linea — attacca il coordinatore nazionale Rino Di Meglio — che Palazzo Chigi intende adottare anche nei prossimi anni, fino ad arrivare, nel 2010/2011, a 33mila posti di lavoro in meno. Dal prossimo anno i tagli peseranno per 6mila unità nelle scuole superiori e 5mila nella scuola primaria. Per il momento — spiega Di Meglio — non saranno toccate la scuola dell’infanzia e la scuola secondaria di primo grado.
Ma non potranno più essere assegnati posti di sostegno in deroga e, quindi, a molti alunni disabili non potrà essere pienamente garantito il diritto allo studio”. Abolizione delle sperimentazioni nei licei, diminuzione del numero degli indirizzi, eliminazione dell’organico funzionale nelle primarie e in tutti gli ordini e gradi di scuola: “Così — denuncia ancora la Gilda — saranno operati i tagli annunciati. E ad aggravare ulteriormente la situazione — aggiunge il coordinatore nazionale — sarà il sovraffollamento delle classi, che potranno essere formate anche da 33 alunni, compromettendo la sicurezza e la salute di allievi e insegnanti. È evidente — conclude Di Meglio — che esiste una stretta correlazione tra i tagli sistematici con i quali, da oltre un decennio, i governi stanno sistematicamente colpendo la scuola statale, e il costante peggioramento della qualità dell’istruzione rilevato anche dai rapporti dell’Ocse”.
AGI