da LASTAMPA.it
Per genio e per gioco
VINCENZO MORETTI
Ogni tanto vale la pena farlo. Evitando fatti e ragionamenti. Lasciando spazio al genio. E al gioco.
Il genio è naturalmente quello dei filosofi, scienziati, scrittori, pensatori citati tra qualche riga.
Il gioco è quello di inseguire un filo conduttore. Per questa volta l’intelligenza, il talento, la conoscenza.
È un gioco che ci piacerebbe continuare ancora. Con le vostre citazioni. Gli incipit. Gli aforismi. Tutto quanto avete letto e almeno per un momento vi ha commosso. Colpito. Eccitato. Buona lettura.
Ludwig Wittgenstein: Il talento è una fonte da cui sgorga acqua sempre nuova. Ma questa fonte perde ogni valore se non se ne fa un giusto uso.
Richard Feynman: Sono nato senza conoscere, e ho avuto solo un pò di tempo per cambiare, qua e là, questa mia condizione.
Elias Canetti: Non c’è una testa che non sarebbe interessante. Basta soltanto entrarci dentro.
Woody Allen: Ho un rapporto catastrofico con la tecnologia: se passo sotto ad un lampadario a gocce, si mette a piovere.
Frederick Nietzsche: L'essere confutabile non è certo la minore attrattiva di una teoria; proprio per questo attira i cervelli più sottili.
Galileo Galilei: Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono.
Piero Angela: Bisogna avere sempre una mente aperta, ma non così aperta che il cervello caschi per terra.
Albert Einstein: La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza.
Thomas Henry Huxley: La grande tragedia della scienza: il massacro di una bella ipotesi da parte di un brutto dato di fatto.
Bertrand Russell: Tutte le scienze esatte sono dominate dall'approssimazione.
Jacob Bronowski: Questa è l'essenza della scienza: fai una domanda sconveniente e sei sulla strada giusta per ricevere una risposta pertinente.
William Irwin: Wullie Sutton era una mente criminale, a suo modo un genio. Una volta gli chiesero: Willie, perché rapini le banche?”. Rispose papale papale: “perché è lì che ci sono i soldi”.