Per i ragazzi Natale da internauti ma resiste la messa ..

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Per i ragazzi Natale da internauti ma resiste la messa ..

Messaggiodi edscuola » 24 dicembre 2007, 10:21

da Repubblica.it

Una ricerca sul rapporto tra i giovani e la festa: a tendenze e tecnologie
si affiancano valori tradizionali. I regali si cercano su internet, ma l'albero...

Per i ragazzi Natale da internauti ma resiste la messa a mezzanotte
di TULLIA FABIANI

Sì, alternativi, internauti, blogger, pronti a sperimentare novità iper tecnologiche e a lanciare tendenze. Ma certe tradizioni non patiscono confronti e resistono salde nell'immaginario e nell'affezione giovanili, portando con sé vecchi significati e nuove declinazioni. Un bagaglio di sentimenti, costumi e consumi che, nella confusione di valori, resta unico e doc.
E allora il Natale visto dai giovani, oltre a essere ormai sinonimo di regalo è un'occasione per stare in famiglia, per giocare a tombola, per fare albero e presepe. E guarda un po' per andare a messa a mezzanotte. Per tradizione, appunto.

La ricerca. Sul rapporto tra i ragazzi italiani e la festa più celebrata dell'anno ha indagato Brand Portal, un network di comunicazione, e lo ha fatto attraverso un sondaggio sul vissuto e sulle tendenze di acquisto per il Natale 2007, realizzato dalla società Nextplora. La ricerca è stata condotta online su circa 1.000 giovani, di età compresa tra i 16 e i 30 anni e dà un'immagine controversa del rapporto col Natale.

Sarà contento, ad esempio, Babbo Natale di sapere che resta un simbolo intramontabile per il 75 per cento dei ragazzi. Forse minore soddisfazione per qualcun altro a scoprire che il 51 per cento di loro andrà a messa la notte di Natale. Ma soprattutto nel notare che il primo pensiero è quello di fare i regali (90 per cento). Poi, arrivano famiglia e parenti, con cui pranzare e cenare (85 per cento dei giovani) addobbi, albero (88 per cento), presepe (62 per cento) e giocate a carte. "Colpisce comunque che i giovani, rispetto al passato, si rivelino molto più tradizionalisti nei valori di base - dichiara Paolo Torchetti, presidente del network Brand Portal - È sparito il conflitto ideologico che contraddistingueva, per esempio, le generazioni degli anni 70, in perenne rottura con la famiglia e le istituzioni".

Regali e abitudini. E se i costumi resistono, i consumi impazzano. Secondo l'indagine il luogo preferito dove cercare e acquistare i regali per Natale è il centro commerciale, scelto dal 74 per cento degli intervistati. Molti cercano l'idea regalo su internet, ma solo l'8 per cento li acquista direttamente online. L'importante in ogni caso è fare regali utili, con un budget che va dai 15 ai 100 euro: le sorprese sono poco gradite (solo dal 30 per cento), meglio ricevere cose necessarie, magari prodotti informatici o high tech.
"Un altro elemento interessante riguarda gli aspetti materiali - osserva Torchietti - i giovani sembrano riconoscere sempre meno il valore del regalo fine a se stesso. I regali più gettonati infatti sono quelli utili, ad esempio, primeggia l'abbigliamento".
E nel caso di regali non graditi? La maggior parte dei ragazzi se li tiene (il 59 per cento); molti li riciclano e altri li vendono online (il 20 per cento), "si pensa non solo a riciclare, ma addirittura a rivendere i regali, trasformando il bene-regalo in bene-denaro" sottolinea il direttore di Brand Portal. Chissà se funziona anche con gli auguri dati via sms, potrebbe. In fondo, l'augurio di un buon Natale può valere per tutti.
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