Protesta nazionale il 12 ottobre degli studenti

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da LASTAMPA.it

Protesta nazionale il 12 ottobre degli studenti, nessun “Vaffa-Day

Sulla stampa informazioni scorrette sulla nostra iniziativa

ROMA
A «rettifica dell’articolo apparso oggi sul Corriere della Sera», le organizzazioni studentesche che hanno promosso la giornata di protesta nazionale del prossimo 12 ottobre, sottolineano che quel giorno «gli studenti medi ed universitari scenderanno in piazza in oltre 130 città per ricordare ai ministri Fioroni e Mussi gli impegni presi durante il prossimo autunno e ribadire le proprie posizioni sulle riforme della scuola e dell’università».

«Non ci sarà - sottolineano in una nota congiunta Unione degli Studenti, Rete degli Studenti, Studenti di Sinistra, StudentSX e Unione degli Universitari- nessun nuovo “Vaffa-Day” ma una mobilitazione nazionale degli studenti sul territorio nazionale capillare».

«A seguito di informazioni scorrette sulla natura e sui promotori della protesta studentesca del 12 ottobre 2007, nonché della piattaforma sulla quale la manifestazione è basata - si legge- intendiamo precisare che il 12 ottobre saremo in piazza per una piattaforma ben precisa, che comprende fra le richieste: l’immediata cancellazione di ciò che rimane della riforma Moratti attraverso la valorizzazione dell’innalzamento dell’obbligo scolastico fino ai sedici anni e la costruzione sin da subito di un biennio unitario forte; la personalizzazione dei tempi e dei modi di recupero della didattica, compresa una critica forte al nuovo decreto sugli esami di riparazione a settembre; l’eliminazione del numero chiuso all’università; l’aumento dei finanziamenti per didattica, ricerca e diritto allo studio; - un nuovo patto per l’accesso e la legalità negli atenei da proporre subito in Parlamento; -una legge quadro nazionale per il diritto allo studio; l’istituzione di un reddito per i soggetti in formazione; -una finanziaria che investa di più su scuola università e ricerca; -una revisione totale e l’ampliamento dello statuto degli studenti e delle studentesse e l’istituzione di diritti per chi fa stages».