Lo Snals plaude al salva-precari ma chiede di più

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Lo Snals plaude al salva-precari ma chiede di più

Messaggiodi edscuola » 23 novembre 2009, 9:55

da TuttoscuolaFOCUS

Lo Snals plaude al salva-precari ma chiede di più

La conversione in legge del decreto salva-precari ha chiuso una fase tormentata ma non ha risolto certamente in via definitiva il problema cronico del precariato nella scuola.

Il sindacato Snals-Confsal si è fatto interprete di questa complessiva situazione all'indomani del voto definitivo del Senato, esprimendo soddisfazione per la conversione in legge del decreto sui precari, anzitutto "perché nel provvedimento legislativo vengono recepite le proprie richieste: assicurare ai precari che non sono stati confermati nelle nomine annuali continuità lavorativa e retributiva con il riconoscimento giuridico dell'attuale anno scolastico".

Lo ha dichiarato Marco Paolo Nigi, segretario generale del sindacato autonomo dei lavoratori della scuola, che ha aggiunto: "Riteniamo estremamente innovativo che altri soggetti istituzionali, come l'Inps e le Regioni, concorrano con risorse finanziarie proprie - le Regioni, anche con la promozione di iniziative didattiche che ampliano l'offerta formativa delle scuole - a trovare soluzioni positive al precariato della scuola che ha un forte impatto su migliaia di famiglie".

L'estensione degli ammortizzatori sociali al personale della scuola, con forme di sostegno al reddito, come richiesto dallo Snals-Confal "è un segnale positivo che viene dal ministro Gelmini, alla quale ora chiediamo un impegno per programmare un piano di immissioni in ruolo ... e la copertura del turnover, favorendo anche forme di pensionamento anticipato".

Quella dello Snals è l'ennesima presa di posizione, che ha trovato echi anche nella maggioranza parlamentare, per un piano di reclutamento che utilizzi al massimo il turnover, coprendo tutti i posti di organico vacanti: una soluzione fattibile senza sostanziali effetti di aumento della spesa per l'istruzione. Ministero dell'Economia permettendo, ovviamente.
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