ACCOLTA DAL TAR LAZIO LA CLASS ACTION SULLE “CLASSI POLLAIO” MA LE CLASSI RESTANO SUPERAFFOLLATE
di Salvatore Nocera
Bisogna rendere merito al CODACONS per aver ottenuto la prima sentenza sulla class action proposta contro il Ministero dell’Istruzione per le classi superaffollate.
Infatti il CODACONS aveva proposto ricorso ai sensi del decreto legislativo n. 198/09 che, introducendo una novità nel nostro sistema processuale, consente di sottoporre al giudizio della Magistratura l’inefficienza di un’amministrazione in caso di mancato rispetto di standard di qualità individuati in atti generali “ non normativi”a tutela degli utenti dei pubblici servizi.
Sono stati proposti due motivi di ricorso : uno per la mancata emanazione del piano di edilizia relativo alle scuole non in regola con le norme riguardanti il numero massimo di alunni per classe di cui al dpr n. 81/09; l’altro sulla mancata approvazione delle norme sull’edilizia scolastica applicative della L.n. 23/96.
Il TAR , con la sentenza n. 00552/2011, ha accolto il primo motivo, rigettando il secondo perché quest’ultimo riguardava la mancata applicazione di un atto normativo generale e, conseguentemente, ha compensato le spese. Ma l’accoglimento del primo motivo è un precedente importante. Infatti il TAR ha riconosciuto che il Ministero dell’Istruzione d’intesa col Ministero dell’Economia avrebbe dovuto emanare il piano generale della riqualificazione dell’edilizia scolastica, indicandone quindi i costi, i tempi ed i luoghi, mentre esso si è limitato solo a predisporre un elenco di scuole non in regola per le quali continuavano ad applicarsi solo per il trascorso anno scolastico i tetti massimi del numero di alunni per classe precedenti più bassi di quelli introdotti dal dpr n. 81/09.
Ciò significa che il TAR ha assegnato al Ministero dell’Istruzione un termine di 120 giorni per predisporre il piano, in mancanza del quale si potrà chiedere al TAR l’ottemperanza di tale obbligo, stavolta con condanna a tutte le spese.
Ai fini degli alunni delle classi superaffollate non in regola con le norme sulla sicurezza, purtroppo, data la natura della class action vigente in Italia, per ora non cambia nulla.
Però intanto si è riusciti ad accelerare la procedura per la messa in sicurezza delle scuole non in regola che sono ancora tante; inoltre è evidente la portata politica degli effetti della decisione che accoglie un diffuso malcontento delle famiglie per il superaffollamento delle classi .
Se , come è prevedibile, il Ministero dovesse appellare, qualora la sentenza del Consiglio di Stato, come è da ritenere probabile, dovesse confermare la decisione del TAR, il Ministero che, in forza della nuova normativa, ha dovuto pubblicare sul proprio sito la notizia del ricorso, dovrà pubblicare anche la sentenza definitiva , la quale verrebbe pure trasmessa alla Corte dei conti ed all’organismo sulla valutazione della qualità delle pubbliche amministrazioni.
E’ altresì molto importante che il TAR abbia riconosciuto, per la prima volta, la legittimazione processuale di un’associazione di consumatori all’esercizio di questa nuova azione giudiziaria ed abbia dichiarato , in questo caso, immediatamente applicabile la nuova normativa anche in mancanza dell’emanazione dei regolamenti governativi.
E’ tuttavia da tener presente che, sulla base della nuova normativa sulla class action, se le singole famiglie volessero ottenere una riduzione del numero degli alunni nelle classi irregolari ed il risarcimento dei danni subiti, dovranno agire individualmente con appositi ricorsi . Infatti la recente normativa si è limitata solo a predisporre strumenti di stimolo all’efficienza dell’Amministrazione e non anche a garantire direttamente i diritti violati dalle omissioni dell’Amministrazione. Diversamente invece stabilisce la normativa americana alla quale la nostra si è solo in parte ispirata.
Pertanto rimangono ancora tutte in vita le lagnanze sollevate da moltissime associazioni, tra cui la F I S H (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) circa l’antipedagogico superaffollamento delle classi in genere ed in particolare di quelle frequentate da alunni con disabilità.