Preso atto e presa visione del disegno di legge n° 3286 Siragusa, riteniamo doveroso sottolineare alcuni punti che sono contenuti nel suddetto, considerando che l’opinione pubblica debba essere informata su quanto già avvenuto alla commissione affari costituzionali della camera. Il ddl reca come oggetto:
“Norme per la salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia e per la
rinnovazione del concorso per dirigenti scolastici indetto con decreto
direttoriale 22 novembre 2004, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4a serie
speciale, n. 94 del 26 novembre 2004” e nasce come conseguenza politica alle sentenze n. 477/07, n. 478/09 e n. 1065/2010 emesse dal CGA Sicilia, attraverso le quali veniva prima annullato il concorso del 2004 e poi imposta la rinnovazione delle procedure concorsuali.
Tale proposta di legge provvede a stabilire le modalità di svolgimento del concorso (riservato) per dirigenti scolastici permettendo sia agli attuali dirigenti, sia a coloro che a suo tempo furono bocciati, di sostenere nuove prove e permettere a tutti di risolvere il loro corrente status di vincitori e bocciati di un concorso annullato.
Giudichiamo tale decisione discutibile in quanto non tiene assolutamente in considerazione i diritti di tutti i cittadini, soprattutto di coloro i quali intendono, avendone i requisiti e la volontà, partecipare al concorso ordinario di prossimo bando, e che avrebbero favorevolmente concorso anche a questo imposto dal CGA.
Nel rispetto delle sentenze, attraverso cui veniva prescritta la rinnovazione delle procedure concorsuali del concorso del 2004, l’organo legislativo, riunito all’uopo, si è attivato per determinare, attraverso una precisa legge ad hoc, le singole fasi in cui dovrà essere espletata la “rinnovazione”; attraverso queste fasi dettagliatamente descritte nel ddl si intuisce come la volontà del legislatore sia quella di confermare gli attuali dirigenti congelati e di integrare, nella posizione di DS, i cosiddetti bocciati del 2004.
Affinché ciò sia possibile i 200 posti a DS originariamente messi a concorso sono diventati immediatamente 426 ( i 200 originari più coloro i quali sono stati inseriti scorrendo la graduatoria degli idonei, compresi anche i nominati dopo le sentenze di annullamento!) ed ancora, proponendo la validità della graduatoria per 24 mesi, si rischia la creazione di un doppio canale cui attingere parimenti ai vincitori del nuovo concorso.
In sintesi, pur ottemperando alla sentenza di rinnovazione, attraverso la legge attualmente in discussione i “privilegiati” del concorso 2004 avranno tutti la possibilità di essere promossi e di occupare tutti i posti a DS che da sei anni a questa parte si sono resi vacanti nell’organico della scuola siciliana, a scapito dei 200 posti originariamente messi a concorso dal bando del 2004!
Pensiamo che questo modo personalizzato di agire favorisca una parte del corpo insegnante siciliano (coloro i quali hanno partecipato al concorso 2004) e contestualmente danneggi le aspirazioni di tutti quei docenti che, nel frattempo, possano avere maturato il desiderio di evolvere la propria carriera professionale.
Camuffando il ddl n° 3286 come la procedura più adatta a risolvere i problemi della scuola siciliana, in pratica non si tiene conto delle legittime aspirazioni di tutti gli altri insegnanti.
Inoltre, attraverso la promozione di questo ddl, si intende scavalcare la ratio delle sentenze emessa dal CGA Sicilia che, lo ricordiamo, ha valore equipollente a quello del Consiglio di Stato, come se il legislatore si potesse presuntuosamente arrogare lo status di giudice.
Infine, si sottolinea come in nessun articolo del ddl ci sia traccia della necessità di tutelare quanti legittimamente in un prossimo futuro vogliano misurarsi partecipando alla pari ad un pubblico concorso e che verrebbero danneggiati dalla formazione del succitato doppio canale (collateralmente formatosi) lasciando, dunque, soltanto le briciole in uno oscuro quanto incerto strapuntino.
In pratica, chi ha partecipato al concorso 2004 riparteciperà al concorso riservato e poi ancora, i bocciati, al concorso ordinario, mentre gli altri …staranno a guardare!
Sulla scorta di queste considerazioni esprimiamo dissenso e rammarico per una proposta di legge iniqua che, chiaramente, esplicitamente e sfacciatamente mira a salvaguardare gli interessi di una parte escludendo quelli della collettività e scavalcando quelli della giustizia.
28/07/2010
Comitato Liberi Docenti Sicilia