FLC CGIL Campania: UN COLPO AL CUORE DELLA SCUOLA PUBBLICA

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FLC CGIL Campania: UN COLPO AL CUORE DELLA SCUOLA PUBBLICA

Messaggiodi edscuola » 15 dicembre 2010, 9:07

Sperimentazione per riconoscere e premiare il merito professionale dei docenti
UN COLPO AL CUORE DELLA SCUOLA PUBBLICA
La montagna ha partorito un topolino, brutto e pericoloso

La FLC Campania ritiene assolutamente inaccettabile il progetto sperimentale che il Ministero dell’Istruzione intende avviare nella città di Napoli “per premiare gli insegnanti che si distinguono per un generale apprezzamento professionale”, in quanto la filosofia che sta alla base non è quella di valorizzare e riconoscere il lavoro del personale della scuola per la sua rilevanza sociale, ma quella, brunettiana, della divisione. L’ipotesi del MIUR è allo stesso tempo impraticabile ed arrogante.
Al di là dell’enfatizzazione e dell’euforia (il Ministro parla di riforma epocale e giornata storica in quanto finalmente si inizia a valutare i docenti su base meritocratica per premiare i migliori), il documento del MIUR è, dal punto di vista scientifico, povero nei contenuti. Secondo tutti gli studi internazionali, se si vogliono raggiungere livelli superiori di produttività e di efficienza l’incentivo individuale non funziona quando l’organizzazione del lavoro è basata sul lavoro di squadra (team), rivolto alla realizzazione di obiettivi comuni attraverso sinergie tra le persone e integrazione delle loro competenze professionali, come è nella scuola pubblica.
Il Ministro inventa un irrisorio incentivo, rischiando di alimentare rivalità ai danni della collegialità. Se, infatti, l’obiettivo è quello di valorizzare il ruolo dei docenti, ogni proposta di valutazione non può contenere elementi che rischiano di innescare dinamiche individualiste e conflittuali, favorite da valutazioni incerte, poco oggettive e arbitrarie.
Il Ministro vuole realizzare qualcosa che somiglia più ad uno spot pubblicitario che al tentativo reale di valutazione e valorizzazione dei docenti, della loro professionalità, del loro lavoro, della ricaduta del loro impegno sul miglioramento complessivo della scuola, utilizzando parte dei risparmi di sistema, che, va ricordato, sono soldi sottratti alla scuola pubblica da questo governo negli ultimi due anni con una politica di smantellamento del sistema nazionale pubblico di istruzione, che riduce personale, tempo scuola, opportunità formative, abbassando i livelli qualitativi. Sarebbe certamente meglio per la scuola pubblica se il Ministro lavorasse per ridarle dignità, restituendole il maltolto, stabilizzando il precariato e gli organici in modo da dare certezza delle risorse professionali e continuità nel tempo e mettendo da parte le sue controriforme che impoveriscono la scuola pubblica, come mai in passato, e fanno aumentare le distanze tra i diversi territori e tra gli alunni, svuotando il diritto allo studio e le pari opportunità formative.
Per la FLC-CGIL gli interventi di valutazione e valorizzazione del lavoro docente, ma anche ATA, devono essere affrontati all’interno del confronto per il rinnovo contrattuale: è in questa sede che si può discutere di riconoscimenti economici, di modifiche all’organizzazione del lavoro e di carichi di lavoro, rispettando i diritti e le aspettative di tutti i dipendenti e il loro orientamento in merito. Eventuali incentivi devono essere accompagnati da consistenti aumenti retributivi per tutti, riconoscendo l’importanza del lavoro scolastico e superando il gap con gli altri paesi europei e con gli altri settori lavorativi. Non si può continuare con l’inganno di dire di voler valorizzare il lavoro docente e contemporaneamente bloccare i contratti e gli aumenti stipendiali. La Gelmini, come Brunetta e l’intero Governo, continua con le decisioni unilaterali, intervenendo su materie riservate alla contrattazione, insistendo nel perseguire la demolizione del sindacato, avendo mostrato in più occasioni che mal sopporta organizzazioni dei lavoratori che possono avere un’idea diversa dalla sua sulla formazione pubblica.
La FLC-CGIL continuerà a battersi in difesa dello stato sociale e della formazione pubblica contrastando il disegno di riduzione del ruolo del pubblico e di emarginazione del sindacato.

Napoli, 13 dicembre 2010

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