Cinque in condotta e scrutini. Il Pd sbugiardata la Gelmini

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Cinque in condotta e scrutini. Il Pd sbugiardata la Gelmini

Messaggiodi edscuola » 8 marzo 2010, 22:59

da l'Unità.it

Cinque in condotta e scrutini. Il Pd sbugiardata la Gelmini

Manuela Ghizzoni, capogruppo del Partito Democratico in commissione Istruzione alla Camera, smentisce dati alla mano la lettura degli esiti dello scrutinio del primo quadrimestre del ministro Gelmini. “Il Ministro ha taroccato i dati e li ha interpretati falsandone il significato per nascondere i veri problemi della scuola” .

“Così come il Presidente del Consiglio, attraverso un decreto truffaldino, pretende di interpretare a proprio favore le norme elettorali, anche la Gelmini ha fornito la sua distorta interpretazione degli esiti del primo quadrimestre, senza farsi scrupolo di diffondere dati taroccati” - ha svelato con i dati in mano la parlamentare del Pd – E poi invoca il rigore nei giudizi del comportamento dei ragazzi! Non si può pretendere che la scuola da sola educhi ai valori di convivenza e a comportamenti etici se dalla società giungono ai ragazzi esempi negativi e la politica in primis dimostra la totale estraneità al rispetto delle regole”.

I dati del Ministero, comparati con i risultati degli scrutini dello scorso anno, in realtà dimostrano che le insufficienze nelle singole discipline nella scuola media sono nettamente in calo (-1,7%), così come registra un vero crollo il numero di ragazzini con il solo 5 in condotta. - ha commentato Manuela Ghizzoni – Se da un lato ha taciuto i dati delle medie, dall’altro il Ministro ha esagerato l’incremento delle insufficienze in una o più materie nelle scuole superiori, che si attesta allo 0,8%, ben lontano quindi dal tanto strombazzato 2% di fonte ministeriale. Unico riscontro con le dichiarazioni del Ministro è l’aumento dei ragazzi che insieme ad insufficienze nelle materie riportano anche quella nel comportamento, mentre sono in netto calo coloro che ottengono il solo 5 in condotta. ”.

“Alla faccia del rigore nell’analisi, il ministro ha celato i dati positivi ed enfatizzato quelli negativi per avallare l’idea che la scuola pubblica sta fallendo la propria missione di istruire e educare e pertanto è legittimo ogni intervento teso a manometterla. – ha continuato la deputata piddì – Si tratta dell’ennesima pericolosa dichiarazione di pregiudizio del Ministro nei confronti del sistema di istruzione, mentre gli slogan sulla presunta sopravvivenza del permissivismo sessantottino, ripetuti dalla Gelmini come un mantra, attestano la sua sfiducia nei confronti dei docenti italiani. Ma i dati degli scrutini dimostrano che gli insegnanti italiani sono veri professionisti, lasciati purtroppo soli ad affrontare l’emergenza educativa. Non basta assegnare brutti voti per incrementare i livelli di apprendimento dei ragazzi e per risolvere i problemi della scuola: occorre invece un investimento straordinario, indirizzato anche all’aggiornamento e all’innovazione didattica. Al contrario, i tagli draconiani della Gelmini al personale e alle risorse a cui abbiamo assistito finora vogliono impedire alla scuola di assolvere al suo mandato costituzionale di formare i cittadini di domani”.
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