E a Messina scatta lo sciopero della fame

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E a Messina scatta lo sciopero della fame

Messaggiodi edscuola » 13 settembre 2009, 8:23

da Manifesto

E a Messina scatta lo sciopero della fame

Non si ferma la protesta dei precari della scuola contro i tagli del duo Gelmini-Tremonti. Occupazioni simboliche, presidi e manifestazioni sono in corso in tutto il paese. Da Milano, dove ieri sera il comitato precari ha organizzato una performance artistica davanti alla sede del provveditorato, a Roma - dove due roulotte e una tendopoli stazionano stabilmente da giorni davanti al ministero della pubblica istruzione - e dove ieri sera ha tenuto banco il «Gelmini dimettiti night». La questione è molto seria. Decine di migliaia le cattedre tagliate (sia per i professori che per il personale ausiliario), e non certo per l'abbassamento della domanda formativa. La verità, sostengono gli insegnanti precari, è che ci sarà un abbassamento dell'offerta formativa. I contratti di disponibilità, recentemente varati dal ministro Gelmini? Un'elemosina per pochi, sono convinti loro. A Messina, ieri, due insegnanti, Letizia Sauta e Rosaria Marchetta, hanno dato inizio a uno sciopero della fame. Dice Liliana Modica, insegnante e ex assessore nella città siciliana: «In Sicilia la situazione è molto grave, 7 mila insegnanti precari perderanno il posto già quest'anno, 1000 solo nella provincia di Messina. Il decreto 'salva precari' ne salverebbe 1800, ma in una regione come la Sicilia dove che offre pochissime prospettive di lavoro. I precari di Palermo - aggiunge - sono stati ricevuti dal presidente della regione solo dopo avere iniziato lo sciopero della fame, bisogna essere alla disperazione per farsi ricevere». Tutti ricordano ra l'altro che questo non è che il primo anno di un piano di tagli che invece è triennale. Perciò la mobilitazione continua, soprattutto in vista, lunedì, dell'apertura delle scuole. Questa sera a Roma, i precari invitano tutti alle 21 nella tendopoli allestita davanti al ministero dell'istruzione (in viale Trastevere) per una serata all'insegna del teatro - con il monologo «Beata ignoranza» di Emiliano Valenti - e con musica e poesia a seguire sempre sul tema di scuola e precarietà. Prima naturalmente, cena sociale a sottoscrizione.
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