Libri e zainetti più cari Rientro a scuola con batosta

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Libri e zainetti più cari Rientro a scuola con batosta

Messaggiodi edscuola » 7 settembre 2011, 15:54

da LASTAMPA.it

"Libri e zainetti più cari"
Rientro a scuola con batosta

Un'indagine: dai testi ai quaderni gli aumenti medi sono del 9%. Ma tagliare i costi è possibile: con l'usato e anche con le promozioni
MIRELLA SERRI

roma
Divorano libri, matite e colori come il pane, i miei ragazzi», lamenta una mamma di Crotone. Ma certo non può far stare a digiuno i suoi pargoli. E così la casalinga madre di tre studenti, come tanti altri genitori affranti della Penisola, non può che lasciarsi travolgere da questa fame di sapere e aprire i cordoni della borsa. È la prima burrasca dell’autunno: la stangata per l’incremento dei prezzi dei testi scolastici. Le aule tornano a riempirsi e le nostre tasche si svuotano. Tutto cresce vorticosamente. Non solo il prezzo di copertina dei libri di testo (il Codacons denuncia un aumento dell’8 per cento sul 2010): si spende di più pure per gli accessori, spesso solo gadget: zainetti, diari, quadernoni e pennarelli (9 per cento in più), nonché tempere (più 52 per cento) e matite colorate (più 23), per un totale che per queste sole voci ammonta tra i 36 e i 93 euro.

Se vogliamo tomi tutti nuovi per il nostro ragazzino di prima media ci accolliamo un’uscita di circa 300 euro e poi ne metteremo altri 150 quando sarà promosso in seconda; per le superiori tiriamo fuori all’incirca 500 euro in prima liceo e «solo» altri 200 ogni inizio d’anno successivo. Ma in questo esborso non sono inclusi i dizionari né tantomeno gli zainetti. Questi ultimi, se griffati, sono una vera gabella, costano dai 30 ai 90 euro e, se ruotedotati, ancor di più: una tragedia.

Quest’anno il ministero dell’Istruzione ha ritoccato i tetti di spesa per i libri, in percentuali variabili tra l’1,4 e il 3,8 per cento, secondo l’ordine degli studi. A quanto pare non è bastato: è stato stimato che circa il 30 per cento delle scuole ha «sforato» il tetto. Una delle cause è stata la riforma Gelmini che ha introdotto nuove materie e, quindi, nuovi libri. Che fare, allora? Ci s’ingegna. Un tempo i banchetti del libro usato si trovavano soprattutto nelle grandi città e sfoderavano la loro merce solo in coincidenza con l’inizio dell’anno scolastico. Questo commercio era lo sfizio dei liceali che andavano a vendere i testi vecchi e si tenevano il ricavato come paghetta extra. Oggi i mercatini di Roma, Milano, Torino, Napoli e Ancona vengono allestiti dall’inizio dell’estate e a far compravendita sono anche i genitori che arrivano con carrelli della spesa che traboccano di «Lineamenti di chimica», «Ab initio. Avviamento al latino», «Storia e preistoria».

Si è poi mobilitato l’universo online e così - è solo un esempio - a Bassano del Grappa si pubblicizza il sito che offre la possibilità di inserire annunci gratuiti del proprio usato e anche di cercarne. A Cagliari il Circolo Gramsci prende in consegna i libri e in caso di vendita trattiene il dieci per cento di commissione. A Venezia è il Comune che organizza «Libro contro Libro», gran kermesse dell’usato. Lo stesso avviene all’Ipercoop di Bari, dove il tomo già sottolineato va per la maggiore.

Non basta. Lo zainetto Hello Kitty, che la ragazzina delle medie ha utilizzato per un paio d’anni per poi considerarlo superato, ora è d’occasione. Quanto alla cancelleria, invece, si può approfittare delle offerte fatte da alcune catene di supermercati e «guadagnarci» anche il 40 per cento. Le trovate per risparmiare non finiscono mai. A Napoli e a Caltanisetta, ad esempio, due scuole hanno scomodato il comodato d’uso: gli istituti comprano direttamente stock di volumi. Poi li danno in prestito a ciascun allievo a un prezzo prefissato (50 o 20 euro, secondo la classe) e li ritirano a fine anno per riciclarli in quello successivo. Nella città partenopea hanno anche adottato gli economici «diari europei», rendendo la vita difficile ai «carissimi diari» griffati. Resta da vedere se i ragazzini ingoieranno il boccone amaro dell’agenda seriosa e si priveranno dei vari Smemoranda, Invicta, Comix, Lupo Alberto e via elencando. E se i genitori avranno il cuore di convincerli alla rinuncia.
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