Nuovi presidi ad alta fedeltà

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Nuovi presidi ad alta fedeltà

Messaggiodi edscuola » 19 luglio 2011, 10:51

da Corriere della Sera

IL CONCORSO

Nuovi presidi ad alta fedeltà
Devono restare 6 anni in Veneto

Il bando recepisce il criterio di stabilità richiesto dalla Regione

VENEZIA - Richiesto a gran voce, il bando di concorso per il reclutamento di nuovi presidi per la scuola primaria, secondaria di prima e secondo grado e per gli istituti educativi è comparso sulla Gazzetta Ufficiale di venerdì scorso. «Finalmente si farà», è il commento a caldo dell’assessore regionale competente, Elena Donazzan. Il ministero dell’Istruzione ha assegnato al Veneto 155 posti. In un confronto tra le regioni la nostra si piazza al settimo scalino: è preceduta da Piemonte (172), Lazio (215), Campania (224), Puglia (236), Sicilia (237) e Lombardia (355). A prove concluse saranno immessi in ruolo in tutta Italia 2386 dirigenti scolastici. Presidi che, questa è la novità, saranno tenuti a rimanere almeno 6 anni nella regione (è possibile sceglierne solamente una, pena l’esclusione dal concorso) in cui hanno effettuato e vinto il concorso. «Come assessore veneto della scuola mi interessa molto la stabilità dell’incarico - afferma Donazzan -. Sei anni di permanenza vanno benissimo, noi ne avevamo chiesti cinque. Non mi interessa la territorialità legata alla nascita, ma quella legata a un progetto di vita e professionale. Avevamo domandato come correttivo un legame stabile con il territorio, ed è arrivato».

Due estati fa una furente polemica aveva investito il «vecchio» concorso per diventare presidi, a causa della lamentata disparità tra Nord e Sud del Paese. Allora si parlò di «invasione » di presidi dal Meridione, visto che proprio in quelle zone c’era stato un maggior numero di aspiranti idonei, mentre in Veneto erano stati accettati candidati pari al numero di sedi disponibili in quel momento, più un dieci per cento di riserva (presto esaurito). Adesso il Veneto può contare su 155 nuovi posti da coprire, che per l’assessore regionale all’Istruzione «sono una bella risposta. Già da due anni - spiega Donazzan - d’intesa e sintonia con l’Ufficio scolastico regionale, avevamo sottolineato come si arrivasse a un numero eccessivo di reggenze (presidi a scavalco su più sedi) con l’impossibilità di governare un sistema complesso come la scuola veneta. E poi ci sono stati anche i pensionamenti ». Ora gli aspiranti presidi hanno tempo un mese per presentare la domanda via web e poi tuffarsi sui libri. «Il concorso - sottolinea l’assessore Donazzan - verrà bandito in fretta perché si possono promulgare bandi solamente se vi è la copertura finanziaria. E credo che i nuovi dirigenti potranno entrare in servizio nell'anno scolastico 2012-2013». Meno ottimista sui tempi è, invece, il segretario veneto della Cisl scuola Nereo Marcon. «Ci vorrà un anno e mezzo. Credo che per l’entrata in servizio se ne parlerà nel 2013-2014. I 155 posti per la nostra regione, tenuto conto del dimensionamento che verrà fatto nelle scuole sotto i mille alunni, sono sufficienti. Però si deve tenere conto anche di quanti pensionamenti ci saranno. Sarebbe stato ideale avere un’altra cinquantina di posti».

Elfrida Ragazzo
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