Scuola, agitazione dei precari del Sud

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Scuola, agitazione dei precari del Sud

Messaggiodi edscuola » 12 settembre 2010, 21:38

da Il Messaggero

Scuola, agitazione dei precari del Sud:
traghetti a singhiozzo, tensione a Messina

Proteste anche a Villa San Giovanni. Blocco anche per i treni. La questura denuncia 25 manifestanti


ROMA (12 settembre) - Almeno quattromila precari siciliani della scuola hanno manifestato oggi a Messina, stazionando sul molo delle Fs all'imbarcadero e bloccando il collegamento da e per Villa San Giovanni, occupando tutte le invasature. Le navi non possono salpare né attraccare. Anche i precari radunati sulla sponda calabrese dello Stretto, a Villa San Giovanni, stanno bloccando il viale che dagli imbarcaderi conduce verso l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, con conseguente paralisi del traffico.

A Villa San Giovanni i manifestanti si sono mossi in corteo percorrendo viale Italia, che si trova all'uscita degli imbarcarderi e conduce verso la A3, quindi, giunti a metà, si sono fermati e seduti per terra. Prima della partenza del corteo c'è stato anche un chiarimento tra i rappresentanti sindacali della Rdb e della Cgil che hanno così ricomposto le incomprensioni registrate all'inizio della manifestazione. Nel corso di un'assemblea, i rappresentanti calabresi della Rdb hanno poi sostenuto che «la lotta comincia a dare i primi risultati. Domani incontreremo l'assessore regionale alla pubblica istruzione. Ai politici, poi, diciamo basta con le passarelle ed al ministro Maroni diciamo che la legalità passa anche dall'istruzione».

«Non vogliamo - hanno aggiunto i sindacalisti - l'elemosina dei progetti regionali perchè non servono. Occorrono investimenti per la scuola e per i docenti». Elisabetta Bambello, della Cgil Flc comprensoriale di Reggio Calabria, e Gemma Sorbonà, della Cgil precari, hanno sottolineato come lo scorso anno «20 mila precari sono rimasti senza contratto ai quali se ne aggiungeranno altri 25 mila quest'anno. Chiediamo quindi la riapertura del turn over. Tendiamo la mano all'altra sponda dello Stretto. Calabria e Sicilia sono le regioni più colpite dai tagli della Gelmini». Volantini in cui sono spiegate le ragioni della protesta, vengono consegnati agli automobilisti in coda.

Tensione a Messina tra manifestanti e polizia. Le forze dell'ordine hanno creato un cordone per impedire ai precari di dirigersi verso gli imbarcaderi. Ma alcuni manifestanti sono riusciti ad aggirare il blocco, imboccando un accesso alternativo, dal lato dei binari, e sono arrivati davanti a un traghetto, dove però sono stati fermati dalla polizia prima di poter salire sulla nave. Un migliaio dei circa quattromila manifestanti si sono seduti davanti alla nave Riace, fronteggiati da uno spesso cordone di polizia.

La polizia ha tentato di farsi largo per mollare le cime del traghetto e consentire che salpasse per Villa San Giovanni, ma i manifestanti hanno bloccato l'operazione radunandosi attorno al pilone dov'è agganciata la cima. Una delle manifestanti ha avuto un lieve malore ed è stata soccorsa dall'ambulanza. Le condizioni della donna non preoccupano.

I collegamenti nello stretto sono ripresi, dopo le manifestazioni dei precari della scuola sui due versanti. A Messina gli imbarcaderi delle società private funzionano regolarmente, mentre per quanto riguarda quelli delle Fs è attivo un solo invaso. A Villa San Giovanni, il molo di attracco dei traghetti Fs non è stato interessato dalla protesta che si sta svolgendo, invece, su quello delle società private. Tra i manifestanti ci sono coloro che vorrebbero bloccare completamente il traffico, mentre altri non sono d'accordo. Le auto sbarcate dall'ultimo traghetto arrivato, sono state inizialmente fermate, poi sono state fatte passare un po' alla volta dai manifestanti, sino a quando le forze dell'ordine non hanno aperto una delle uscite destinate ai mezzi di soccorso facendo defluire la coda.

I precari hanno poi lasciato il molo e sono tornati nel piazzale della stazione per sciogliere la manifestazione. La situazione agli imbarcaderi è tornata alla normalità. Alcuni dei manifestanti hanno fatto presente che quella di oggi è stata solo una dimostrazione di quello che possono fare e che sono pronti a bloccare nuovamente e più a lungo i collegamenti nello stretto.

A Messina un gruppo di precari ha bloccato alla stazione ferroviaria due treni, entrambi provenienti da Torino, uno diretto a Siracusa e l'altro a Palermo. Il blocco è poi andato avanti per un'ora e mezza.

La manifestazione di Messina si è conclusa intorno alle 16: 25 denunciati. I manifestanti, oltre 4 mila secondo gli organizzatori, 2.500 per la questura, sono tornati verso piazza Cairoli, dove si erano dati appuntamento stamattina, e poi si sono dispersi. Alla protesta contro il ddl Gelmini, indetta dal Comitato dei precari della Sicilia, hanno aderito Cgil, Cobas e rappresentanti dei partiti di opposizione. Si è conclusa anche l'analoga iniziativa, con la partecipazione di circa trecento precari, che si è svolta a Villa San Giovanni, che ha visto la partecipazione di gruppi di precari della Campania, della Puglia e della Basilicata. La questura ha denunciato 25 precari per reati contro l'ordine pubblico. Altri manifestanti, informa la questura, sono in corso di identificazione.
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