Codacons: candidati con falsi servizi scalano graduatoria

[edscuola]

da APCOM

Scuola/ Codacons: candidati con falsi servizi scalano graduatoria
Per associaz. consumatori Sicilia andava tenuto conto sentenza

Il Codacons Sicilia ha presentato un esposto alla Guardia di finanza a seguito della presenza nelle graduatorie locali del personale amministrativo della scuola di 18 candidati che, a seguito delle dichiarazioni di servizio presentate nel 2007, sarebbero stati condannati con decreto penale ad una sanzione di 16 mila euro per falsa autocertificazione: nelle liste di attesa definitive, pubblicate in questi giorni, gli aspiranti a supplenze e immissioni in ruolo risulterebbero non solo presenti ma anche ben posizionati poiché, sempre secondo quanto riferito dall'associazione consumatori, gli sarebbe stato attribuito pure il punteggio relativo al servizio mai svolto. L'associazione che tutela utenti e consumatori ha fatto sapere di aver scritto, inoltre, al ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, auspicando l'avvio di un'indagine interna sulla formazione della graduatoria della provincia di Catania, utile ad assegnare le supplenze per il prossimo anno scolastico, e chiedendo la sostituzione del dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Catania, Raffaele Zanoli. "La condanna - ha ribattuto lo stesso Zanoli - non è ancora definitiva perchè è stato presentato ricorso al decreto penale. Siamo in attesa della parola definitiva dal punto di vista giudiziario e nelle more abbiamo avvisato i vincitori del concorso che la loro chiamata è subordinata alla conclusione della vicenda penale che li riguarda". La vicenda viene oggi commentata dalla rivista 'Tuttoscuola', secondo cui si rifarebbe ad una "particolare patologia del reclutamento all'italiana in conseguenza della quale finisce spesso per aver ragione chi non ha rispettato le regole per la partecipazione ai concorsi, l'assegnazione del punteggio in graduatoria, i titoli di precedenza e così via: un fenomeno grave sempre, ma gravissimo se riguarda persone che operano nel settore dell'educazione, che il rispetto delle regole dovrebbero mettere a fondamento (etico, ma anche metodologico) dell'insegnamento, e anche - conclude la rivista - delle attività di tipo tecnico e amministrativo che nella scuola si svolgono".