Immissioni in ruolo: più della metà sono posti di sostegno

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Immissioni in ruolo: più della metà sono posti di sostegno

Messaggiodi edscuola » 12 agosto 2010, 8:27

da tuttoscuola.com

Immissioni in ruolo: più della metà sono posti di sostegno


Il ministero dell'istruzione ha definito, provincia per provincia, la quantità di posti nei diversi settori scolastici per l'immissione in ruolo dei 10 mila posti di docente autorizzati dal ministero dell'economia per l'anno scolastico 2010-11.

Insieme alla tabella per la distribuzione dei posti, ha fornito anche le istruzioni per procedere alle nomine con effetto 1° settembre 2010, ripartendo in parti uguali le dotazioni di posti tra graduatorie dei vecchi concorsi del 2000 e attuali graduatorie ad esaurimento.

Dei 10 mila posti ben 5.022, cioè oltre la metà, sono posti di sostegno a favore di alunni con disabilità. La notevole quantità di questa tipologia di posto è conseguenza del fatto che con il 2010-11 si completa la dotazione organica di diritto prevista dalla legge finanziaria 2008 che ha fissato nel 70% dei posti di sostegno la dotazione stabile di questo settore. Il restante 30% resta fuori dall'organico di diritto e verrà assegnato quasi interamente a docenti annuali a tempo determinato.

Beneficeranno di questa consistente quantità di immissioni in ruolo su posti di sostegno soprattutto la Lombardia (675), la Campania (637), il Lazio (549), la Puglia (444) e la Sicilia (440).

Oltre ai posti di sostegno, la tabella assegna 1.740 posti complessivi per le nomine nel settore della scuola secondaria di I grado, 1.680 nella scuola dell'infanzia, 790 nella scuola primaria e 724 nella scuola secondaria superiore.

La minore quantità di posti assegnati ai due ultimi settori è anche conseguente alla situazione anomala di presenza in diverse province di organico in soprannumero, verificatasi dopo i trasferimenti. In molte province, quindi, i posti vacanti sanno assegnati ai docenti già di ruolo rimasti senza sede, cosicché, ad esempio, nella scuola primaria ben 27 province non vi saranno immissioni in ruolo, lasciando a secco intere regioni, come, ad esempio, la Sicilia, la Campania e la Puglia.

Alla fine sarà la Lombardia ad avere la maggiore quantità complessiva di nuove immissioni in ruolo con 1.547 nomine da effettuare, seguita dal Lazio (1.124) e dalla Campania(1.006).
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